Dante assume in proprio i fatti e il dolore dei morti “per forza”; la sua voce, perciò, si sovrappone – in principio e in fine – alle parole dette di volta in volta da Virgilio e altri personaggi.
Mario Luzi
‘Dante ha inserito la parola stelle alla fine di ogni cantica. Stelle e costellazioni, insieme alle posizioni del Sole, della Luna e dei pianeti, sono utilizzati dal poeta per scandire i tempi del suo immaginario viaggio ultraterreno che parte dalla selva oscura per arrivare alle stelle come termine ultimo. L’astronomia è parte integrante della Divina Commedia e tutti i riferimenti nel poema al cielo stellato sono puntuali e dimostrano che il poeta fiorentino fu attento osservatore del cielo.
ìIl testo illustrato della Divina Commedia verrà inciso a laser su due lastre d’oro e titanio che saranno lanciate nello spazio e portate nella Stazione spaziale internazionale. Una verrà lasciata nel cosmo, l’altra tornerà sulla terra con le firme dei cosmonauti e sarà riprodotta in settecento copie numerate.
Dante viene raffigurato spesso nei manuali delle scuole e nelle cartoline turistiche all’angolo del Ponte della Grazie, quando incontra Beatrice che cammina lungo la spalletta dell’Arno. Questo episodio è immortalato nei versi della Vita nuova (XXVI, 1-4): «Tanto gentile e tanto onesta pare/la donna mia, quand’ella altrui saluta;/ ch’ogne lingua devén, tremando, muta (e li occhi no l’ardiscon di guardare».
Dante Alighieri nel corso dei secoli ha assunto il ruolo simbolico di poeta del Risorgimento italiano. Nell’Ottocento nazionalista e libertario, Dante è diventato l’emblema della Patria che aspirava all’unità e anelava al riscatto.
Nella Divina Commedia c’è l’umanità di ogni epoca, ma anche ciascun singolo uomo, con le sue passioni e i suoi tradimenti, con il desiderio di Dio e la tentazione di farsi dio a se stesso e agli altri. Dante rappresenta tutta la bellezza della vita umana.
La Commedia, nell’esplorare i confini del pensiero su Dio e sull’Oltremondo con la sua poesia, è il grade poema del dialogo dell’uomo con Dio, prima ancora che del poeta con i dannati e i beati.
Nella Divina Commedia Dante ha rappresentato un repertorio sterminato e praticamente inesauribile di idee, di suggestioni, di sentimenti e di emozioni. Inoltre ha ispirato generazioni di artisti che si sono misurati con le sue invenzioni poetiche.
La Divina Commedia è uno dei capolavori della letteratura di ogni tempo, immortale nella sua grandezza poetica e umana. Metafora ideale del viaggio che è la vita, con le sue luci e le sue ombre., da sette secoli continua ad incantare migliaia e migliaia di lettori.
È stato prodotto un docufilm, firmato dal regista partenopeo Fabrizio Bancale e prodotto dalla Società Dante Alighieri dal titolo Dante: l’esilio di un poeta. Un viaggio reale e visionario nei luoghi più significativi del poema: Ravenna, Verona, castelli del Casentino, Forlì e altre località della Romagna, della Liguria e della Toscana.
Osip Ėmil’evič Mandel’štam, letterato russo, è stato uno dei grandi poeti del XX secolo che ha letto e studiato a lungo la Divina Commedia. Ha scritto Conversazioni su Dante, frutto di una lunga frequentazione dell’opera del Sommo poeta sia sul piano dei contenuti che della forma del poema.
Carmelo Bene, nella sera e nella notte del 31 luglio del 1981, a Bologna (sotto la torre degli Asinelli), diede vita alla celebre Lectura Dantis per ricordare i morti della strage della città emiliana avvenuta un anno prima (il 2 agosto), considerata uno dei più gravi attentati nell’Italia del dopoguerra. L’attore con la sua bravura recitando versi danteschi, riuscì a tramutare il ricordo della strage e il lutto in una laica e possente preghiera.
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