Una volta Italo Calvino scrisse a Leonardo Sciascia che era praticamente impossibile ambientare una storia gialla dalle nostre parti essendo la Sicilia, disse pressappoco così, prevedibile come una partita a scacchi. Andrea Camilleri
Blaise Pascal (Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623 – Parigi, 19 agosto 1662) – ha scritto nel volume Pascal, Miseria e grandezza dell’uomo (Mimesis Editore) Dario Antiseri – «è uomo di scienza e che riflette sulla scienza; filosofo che indaga sulla miseria e grandezza dell’uomo; uomo di fede che stabilisce i diritti della fede in Gesù Cristo contro l’apparente saggezza dell’indifferente e contro la palese arroganza dell’ateo e del deista». Il filosofo Pascal, un «Archimede devoto», comprese appieno il valore della scienza e fu uno scienziato sommo, ma comprese che il sapere scientifico non sarebbe stato in grado di offrire all’uomo le risposte alle domande più urgenti che si agitano nel suo animo, quelle che hanno a che vedere col senso ultimo della vita.
Il 2 gennaio 1873 nasceva ad Alençon, in Normandia, Teresa di Lisieux. Entrata nel Carmelo a quinci anni, è morta a ventiquattro anni, per le sofferenze di una tisi. Nel 1898, apparve la sua biografia Storia di un’anima che ebbe un enorme successo. Pio XI beatificò e canonizzò suor Teresa di Gesù Bambino e, nel centenario, Giovanni Paolo II la dichiarò Dottore della Chiesa. Desta meraviglia che un’esperienza umanamente così limitata abbia avuto un’irradiazione universale.
Lo scrittore e poeta francese Paul Valery (1871-1945), maestro del simbolismo, è stato titolare della cattedra di Poetica al Collège de France. Nelle sue lezioni ha mostrato la concezione della creazione artistica e letteraria e ha testimoniato la tensione filosofica tra la ricerca della libertà di ispirazione e la ricerca formale dello stile. La sua originalità è stata nel collocare la genesi dell’opera letteraria e artistica non solo nell’ordine della creazione individuale, ma anche in un vasto orizzonte sociale.
Jack London, nato a San Francisco nel 1876, cresciuto in condizioni precarie, autodidatta, è morto ricco e famoso (oltre malato e intossicato), appena quarantenne, nel suo ranch in Sonoma California. Lo scrittore è spesso relegato ai generi «avventure per ragazzi» e «fantascienza» e non godette di grande fama critica, neppure oggi. L’autore di Zanna Bianca, Il richiamo della foresta, Lupo di Mare, Martin Eden è considerato un classico. Per la sua formidabile narrazione, tratta dalla sua esistenza ruvida e randagia, è avvicinabile ai grandi scrittori americani Mark Twain, Herman Melville e Walt Whitman.
Jacques Maritain (Parigi 1881-Tolosa 1973), è stato un filosofo cristiano molto importante, esponente del neotomismo. Nel 1906 si convertì al cristianesimo, divenne in seguito ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, a Roma, e partecipò alla chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II su invito del pontefice Paolo VI che lo conosceva e stimava. Nella sua ricca produzione filosofica ci invita ad aprire la mente alle varie proposte sul senso della vita, alla riflessione approfondita sulla realtà, alle esperienze di interazione sociale, di spiritualità e di trascendenza.
Massimiliano Maria Kolbe è stato un francescano, prigioniero n.16.670 ad Auschwitz che morì volontariamente nella cella del blocco 13, prendendo il posto di un padre di famiglia condannato a morte. Una figura di eroicità cristiana.
Il grande sociologo francese Edgar Morin, indagando il mondo del cinema contemporaneo, si è concentrato sulla figura dell’idiota, richiamandosi alla famosa opera dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij.
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