L’assoluzione di Rino Monti e la furia manettara di “quelli di sempre”

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LATINA- Sono umanamente felice per l’assoluzione dell’Arch. Rino Monti nell’ambito del processo Olimpia. All’ex Dirigente del Comune venivano contestati i reati di abuso d’ufficio e abuso edilizio in merito all’ampliamento della gradinata dello Stadio Domenico Francioni.

Una vicenda che risale ai tempi della Giunta guidata da Giovanni Di Giorgi e che ha visto l’Arch. Monti – assistito dall’Avvocato Tommaso Pietrocarlo-  assolto perché il fatto non sussiste.

Come giornalista, tuttavia, non posso dimenticare i titoli spiattellati in rete e sulla carta da parte di colleghi con la bava alla bocca, sessualmente attratti dalla gattabuia e dalle manette. Di più, la furia moralistica e manettara di ampi settori della politica (“quelli di sempre”) che non sapendo dividere il piano giudiziario da quello amministrativo spedirono in castigo uno dei migliori – se non il migliore – urbanisti della città a dirigere il settore anagrafe.

Dovremmo abituarci a considerare chiunque – dall’analfabeta al colletto bianco – un innocente fino a prova contraria, abolendo una volta per tutte i processi mediatici e le sentenze emesse dal tribunale social. Ne guadagneremmo in civiltà, cultura e giustizia sociale.


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Sono laureato in Scienza della Politica con tesi dal titolo: ”L’eccezionale: Storia istituzionale della V Repubblica francese”. Socialista liberale libertario e radicale. Mi sono sempre occupato di politica e comunicazione politica collaborando a campagne elettorali e referendarie. Ho sempre avuto una passione per il giornalismo d’opinione e in News-24 ho trovato un approdo naturale dove poter esprimere liberamente le mie idee anche se non coincidono sempre con la linea editoriale della testata. Ma questo è il sale della democrazia e il bello della libertà d’opinione.