LATINA – Da un lato la variante Delta, dall’altro i “postumi” della finale dell’Europeo di calcio vinta dall’Italia contro l’Inghilterra. Sono questi i fronti caldi che la Asl di Latina, in stretta collaborazione con l’Unità di crisi della Regione Lazio, sta tenendo sotto osservazione per evitare il peggioramento della situazione.

Sì, perché se è vero che dopo gli ultimi quattro contagi dovuti alla ex mutazione indiana accertati dall’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma in seguito al sequenziamento dei tamponi inviati dalla nostra Asl – due ad Aprilia legati al cluster causato dal ragazzo rientrato da una vacanza a Barcellona e uno a testa tra Formia e Cori – il conto dei pontini infettati dalla “Delta” è salito a 13 unità (8 legati al focolaio di Aprilia, 4 a Formia e 1 a Cori), è altrettanto vero che la finalissima dell’Europeo sta presentando un conto salato post festeggiamenti.

Gli assembramenti che si sono registrati in tutta Italia hanno prodotto infatti una lunga lista di contagiati e la nostra provincia non rientra certo nelle eccezioni. Nelle ultime ore, ad esempio, due ragazzi del capoluogo, entrambi 28enni, sono finiti nell’elenco degli infettati e per questo ricoverati al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti. I due giovani non risultano ancora vaccinati e avrebbero contratto il Covid-19 in un grande pub della Capitale.

Ma sono anche altri i casi positivi che la Azienda sanitaria locale di Latina sta seguendo da vicino e strettamente legati alla finale dell’Europeo: sotto la lente d’ingrandimento ci sono persone che hanno seguito la partita tra Italia e Inghilterra, e festeggiato il successo della Nazionale azzurra, in alcuni pub di Terracina e del capoluogo. Starà adesso alla Asl risalire, con il classico contact tracing (tracciamento dei contatti), a tutti i contatti avuti dai nuovi positivi per cercare di arginare l’espansione del contagio.


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