“Il centro destra ha perso una battaglia quasi vinta, solo muovendosi in maniera seria e compatta saprà sfruttare al meglio la maggioranza che gli elettori gli hanno conferito in consiglio comunale arrivando a vincere la guerra!..”
Questo il post del consigliere della Lega Massimiliano Carnevale su facebook all’indomani della vittoria di Coletta. L’assordante silenzio social dei candidati di destra durante tutto il periodo della campagna elettorale, viene finalmente rotto da qualcuno. Tante le risposte e ovviamente moltissime le accuse.

Che vuol dire seria e compatta, gli chiedono.“ Seria e compatta vuol dire concordata con tutti senza fughe in avanti in questa o quella direzione”.

Molti parlano di tradimento. Zaccheo, dicono, è stato tradito dal voto disgiunto, consigliato anche da qualcuno della loro compagine.
E ancora:
“D’istinto mi verrebbe da dire che i birilli devono cadere tutti, per ricominciare una nuova partita. Come si può governare con chi ti ha tradito? È difficile, la vedo dura”
Qualcuno è molto più drastico: “Per cortesia togliete il termine destra dal vostro vocabolario”.

Il dibattito è appena iniziato e penso che ne avranno da discutere e recriminare da quelle parti.

La domanda però è…perchè discutono solo ora sui social e non prima? Perchè sono stati tutti zitti e nessuno ha mai scritto niente per avviare delle discussioni che catturassero l’attenzione di tutti?

L’ho già scritto l’altra volta, https://www.news-24.it/al-voto-al-voto/, che questi strumenti tecnologici ormai alla portata di tutti, se ben e all’uopo usati, influenzano la gente.

Basta guardare alla Brexit, al voto positivo che il Regno Unito ha dato per uscire dall’Unione europea. Ve lo ricordate? Il 52% degli elettori britannici votò per lasciare l’Unione mentre il 48% votò per rimanere nell’UE. In quel caso il voto è stato condizionato dalle tante bufale sparse sui social. Tra le tante? I 75 milioni di turchi che sarebbero presto arrivati in Europa. Si fa presto a crederci. Basta dare popolarità alla notizia, qualunque essa sia e veicolarla verso i news feed di Facebook. E i polli abboccano.

Ma al di là delle orripilanti e odiate fake news, che cosa sia il news feed è presto detto. Il news feed è lo spazio della home di Facebook in cui compaiono i post degli utenti amici, delle pagine che segui e dei gruppi a cui sei iscritto. Capito? Si fa presto a far galoppare una notizia.

Strano però. Per la destra bastava far tesoro del successo della “Bestia” salviniana.

Vogliamo parlare di Trump che ha vinto grazie ai social? Ve lo ricordate? All’epoca tutti i sondaggi lo davano perdente e la favorita era Hillary Clinton. Ma lui non si è arreso e ha creato una macchina del consenso incredibile. Ha cominciato a veicolare messaggi verso le zone più disagiate dell’America, ha scavato nell’animo di chi aveva perso il lavoro. Ha esaltato il suprematismo dei bianchi e di conseguenza l’odio verso i diversi. Ha vinto lui, spaccando l’America.

Insomma fake news a parte, se la destra avesse usato i social per comunicare quello che stavano facendo, o altro, avrebbe vinto? Non c’è una risposta. O perlomeno io non la so dare. So solo che ho osservato molto Facebook in questi mesi. Le persone di Lbc già lo usavano prima, spesso anche a sostituzione dell’ufficio stampa istituzionale. Andatevi a rileggere i lunghi post della Aramini in cui lei spiegava tutto minuziosamente per far capire quello che stavano facendo. Negli ultimi tempi lo hanno usato tutti e di più, attivando anche i news feed. E quindi comunicazione a volontà e unica per tutti.

E’ chiaro comunque e va sottolineato, che puoi avere tutte le tecniche di comunicazione possibile, ma se non hai niente da dire, un’idea, un progetto, puoi usare le migliori parole, ma serve a poco se manca il contenuto.

I due candidati sindaci del secondo turno, Coletta e Zaccheo, pur essendosi iscritti su facebook solo da qualche anno, lo hanno usato in maniera differente.
Anche la campagna elettorale è stata diversa.
.
Damiano Coletta, e lo ha fatto anche l’altra volta, ha saputo stimolare i suoi. Ha dato vita ed energia a un nutrito gruppo di persone, coeso e motivato. Si è dimostrato un vero leader. I suoi lo hanno seguito in tutto e per tutto.

Dall’altra parte Vincenzo Zaccheo ha privilegiato il rapporto diretto con gli elettori. Si è speso tanto. Ha lavorato sodo anche per recuperare il ritardo della sua nomina. Ma qualcosa non ha funzionato. E’ mancato il gruppo. La squadra.

Le campagne elettorali sono cambiate. Non sono più quelle di.. Vota Antonio. Servono strategie nuove da unire alle vecchie, per arrivare a tutti….giovani, anziani, donne e uomini. Un pensiero diverso e mirato a ognuno di loro, dà forza, importanza e sostanza al pensiero.
La nuova strada per vincere.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedente“Una strada impossibile”, il Comitato Molella, Mezzomonte, Palazzo chiede la messa in sicurezza di via Selva Piana
Articolo successivoFrosinone, falco colpito da un bracconiere salvato dai poliziotti di Fiuggi
Giornalista, scrittrice e blogger, con parecchi anni di giornalismo alle spalle. Ho iniziato a Latina Oggi, giornale appena nato e poi al Messaggero. Quindi a Roma per più di 20 anni, negli uffici stampa dei Ministri dell'Economia e Finanze e dell'Istruzione, Università e Ricerca. Qui ho diretto la redazione scientifica di Researchitaly, portale della Ricerca Internazionale. Un'esperienza unica quella di Roma, che mi ha portato a vincere importanti premi di giornalismo, come cronista, come miglior addetto stampa nella Pubblica Amministrazione e come scrittrice. L' ultimo è il premio Camilla. Mi occupo di Pari opportunità praticamente da sempre. Ho scritto libri e realizzato interviste a donne e uomini importanti. Fiera di averne fatte tre alla professoressa Rita Levi Montalcini ( compresa l'ultima concessami prima di morire), e poi a Margherita Hack, Umberto Veronesi e tanti altri, scienziati, politici, ministri, etc. Ora eccomi qui, a occuparmi di nuovo della mia città.