”Le mie ragazze di carta” un film di Luca Lucini nei Cinema dal 13 luglio 2023

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Titolo: Le mie ragazze di carta

Genere: Commedia

Durata: 96 min

Regia: Luca Lucini

Soggetto: Mauro Spinelli, Luca Lucini

Sceneggiatura: Mauro Spinelli, Luca Lucini, Ilaria Storti, Marta Storti

Musiche originali: Nicola Piovani

Produzione Paese: Italia, 2023

Cast: Maya Sansa, Andrea Pennacchi, Alvise Marascalchi, Crisitiano Caccamo, Raffaella Di Caprio, Alessandro Bressanello, Christina Mancin, Marta Guerrini, Giuseppe Zeno, Neri Marcorè, […]

Il passaggio dalla cultura rurale a quella urbana segna un taglio netto e repentino a quei valori consolidati nel tempo che erano valori autentici, spontanei, basati sul rispetto di sé e degli altri. Valori che derivavano dal continuo rapporto dialettico tra la terra e il contadino che esprimeva attenzione, rigore, genuinità. È quel che capita, sul finire degli anni settanta – nel racconto filmico era l’anno 1978 -, al contadino trevigiano Primo Bottacin (Andrea Pennacchi) che, ottenuto l’impiego di postino “per grazia ricevuta”, si trasferisce con la sua famiglia – composta dalla moglie Anna (Maya Sansa) e dal figlio quattordicenne Tiberio (Alvise Marascalchi) – nella città di Treviso, dove si accorge subito che la vita procede in modo disordinato e frenetico e, talvolta, per le strade anche rischioso. Tuttavia quella vita gli dà sicurezza economica nel domani a differenza della vita contadina che non trasmette certezze perché il raccolto dipende dalle condizioni climatiche e dalle malattie a cui sono soggette le coltivazioni, anche se assicura un esistenza tranquilla, collaborativa, piena di affetti e avulsa dal frastuono.

“Le mie ragazze di carta”, ultimo film di Luca Lucini, racconta, con i toni piacevoli e accattivanti della commedia, le fasi determinanti della vita di tre adolescenti – Tiberio (Alvise Marascalchi), Giacomo (Christian Mancini) e Marika (Marta Guerrini): quella del passaggio complicato  dalla pubertà alla preadolescenza vissuto tra i primi innamoramenti che esprimono sentimenti puri e deliziosi, e le partite di rugby in parrocchia che rivelano la voglia di lottare e di crescere, e quella del passaggio dal mondo rurale al mondo urbano che manifesta l’aspirazione umana a migliorare ingenuamente la propria esistenza. «Iniziare a vedere le compagne di classe sotto una luce molto diversa, svegliarsi con delle strane sensazioni sotto le coperte, insomma perdere l’innocenza, sia per noi maschietti un periodo memorabile, e si lega a delle sensazioni fortissime che allo stesso tempo, nel ricordo, si trasformano in tenere e poetiche» – sostiene il regista.  Fasi che metaforicamente descrivono ciò che è avvenuto nella società italiana alla fine degli anni settanta in un periodo in cui l’urbanizzazione si avvia ad uno sviluppo rapido e incontrollato e in cui si passa dalle trasmissioni televisive in bianco/nero a quelle a colori delle TV a 99 canali, già a disposizione. E in quello stesso periodo di irreversibili trasformazioni sociali ed economiche, l’avvento della TV a colori accresce ancor di più la crisi del cinema che, per evitare la chiusura delle sale cinematografiche e il fallimento, causa la proiezione di film “a luci rosse”, che  esprimono l’avvio di una decadenza culturale e l’accentuazione del carattere cinico e moralista della società nostrana. Un insieme di inevitabili accadimenti profetici che, in un paese cattolico come l’Italia, preannuncia quella perdita inevitabile e inarrestabile di valori sinceri e veri  di cui oggi si vedono e vivono le irreparabili conseguenze negative. Eppure, dal film traspare una luce in fondo al tunnel anche se dietro uno schermo opaco, l’amore per il cinema – la settima arte – e quindi per la cultura che esso esprime, manifestata da Tiberio che libera la mente assillata dal ricordo della pornostar Milly d’Italia (Raffaella Di Caprio), di cui si è infatuato vedendola di nascosto in un film a luci rosse assieme a Giacomo, e conservandone una foto (di carta). Finalmente dopo continui rifiuti, avvicinandosi al sesso realmente in quel luogo sacro già profanato –il cinema –, Tiberio si concede alle richieste amorose della sua coetanea Marika che lo ama follemente.

“Le mie ragazze di carta” è un film nostalgico, il cui racconto è una disamina poetica e romantica, divertente e commovente, ma semplice e sincera che, attraverso le vicissitudini di una famiglia, stereotipo delle famiglie degli anni sessanta-settanta, descrive una società che non c’è più, e di cui ne segna il mutamento inarrestabile. E dove le eccellenti interpretazioni di attori già sperimentati, come Andrea Pennacchi e Maya Sansa, e  di attori giovani alla loro prima, fedelmente nella loro parte, rendono questo film gradevole e mirabile.

“Le mie ragazze di carta” è stato presentato in anteprima internazionale al BIF&ST – Bari Internazionale Film Festival 2023.

Filmografia

The comedians (2017), Made in Italy (2019), Sei come sei  – (Serie tv -2002), Tre metri sopra il cielo (2004), L’uomo perfetto (2005), Amore, bugie & calcetto (2008), Solo un padre (2008), Oggi sposi (2009), La donna della mia vita (2010), Teatro alla Scala – Il tempio delle meraviglie (doc., 2015), Leoanardo da Vinci – Il genio di Milano (doc., 2016), Nemiche per la pelle (2016), Come diventare grandi nonostante i genitori (2016), Io e mio fratello (2021).

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).