greenpass
Unrecognizable young woman showing on her smartphone screen a certificate of immunity against Covid19. Concept of travel and health protocols during the corona virus pandemic.

In questi giorni, che precedono l’attuazione del decreto relativo all’utilizzo del green pass all’interno dei locali, la domanda che si pongono i ristoratori è “Come controllare i green pass?”. La risposta è molto semplice.

Sarà sufficiente scaricare gratuitamente l’app “Verifica C19” su qualsiasi smartphone e fare una scansione del QR code dei clienti.

I ristoratori hanno un titolo per chiedere il Green Pass? Si può vietare l’accesso ad un locale pubblico? Capire se il certificato è vero o falso sarà facile?

In merito alle modalità di controllo dei Green Pass, il portale ufficiale dove è possibile scaricare la propria Certificazione verde COVID-19 – https://www.dgc.gov.it/web/ – illustra nel dettaglio come potranno avvenire le verifiche e i controlli nei singoli esercizi ove sarà richiesto l’ingresso con Green Pass (o tampone negativo).

Il processo di verifica delle Certificazioni verdi COVID-19 prevede l’utilizzo della app di verifica nazionale VerificaC19, installata su un dispositivo mobile: tale app consente di verificare «l’autenticità e la validità delle certificazioni senza la necessità di avere una connessione internet (offline) e senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore». L’app VerificaC19 è conforme alla versione europea ma allo stesso tempo «ne diminuisce il numero di dati visualizzabili dall’operatore per minimizzare le informazioni trattate».

Come funziona l’app Verifica C19?

Capire come avviene la verifica è piuttosto semplice: avviene in 4 passaggi fondamentali che tutti i gestori dovranno approntare nelle prossime settimane.

1- La Certificazione è richiesta dal verificatore all’interessato che mostra il relativo QR Code (in formato digitale oppure cartaceo).

2- L’App VerificaC19 legge il QR Code, ne estrae le informazioni e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato.

3- L’App VerificaC19 applica le regole per verificare che la Certificazione sia valida.

4- L’App VerificaC19 mostra graficamente al verificatore l’effettiva validità della Certificazione nonché il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario della stessa.

Al termine della verifica, il cliente su richiesta del verificatore dovrà esibire un proprio documento di identità valido ai fini della verifica anagrafica sui dati presenti nel Green Pass e presenti poi nell’App (gratuita e scaricabile su tutte le piattaforme di applicazioni online).

Per capire invece chi sono gli operatori che potranno verificare la Certificazione viene in soccorso ancora il focus del portale DGC:

– I pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni.

– Il personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi iscritto nell’elenco di cui all’articolo 3, comma 8, della legge 15 luglio 2009, n. 94.

– I soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.

– Il proprietario o il legittimo detentore di luoghi o locali presso i quali si svolgono eventi e attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.

– I gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per l’accesso alle quali in qualità di visitatori sia prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteIncidente sulla Roma-Napoli: automobile si ribalta
Articolo successivoQuestura di Latina: proseguono i controlli sulla detenzione delle armi
Classe ’96, laureata in Management dei beni culturali presso l’università di Macerata. La carriera universitaria e lavorativa mi hanno formata nella scrittura online e giornalistica. Appassionata di arte e spettacolo. In continua formazione nel campo del marketing e della comunicazione.