Luigi Russo e Serena Capitelli, il medico e l’avvocato finiti nei guai per l’inchiesta dei NAS sulle esenzioni ai no vax

LATINA – Lo scorso mercoledì mattina i Carabinieri del N.A.S. di Latina hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di 2 misure cautelari (1 agli arresti domiciliari e 1 interdittiva del divieto di esercizio della professione medica per la durata di 1 anno) nei confronti rispettivamente di Serena Capitelli, avvocatessa del Foro di Latina, e Luigi Russo, medico di medicina generale in convenzione con l’ASL Roma 6-distretto di Ardea-Pomezia: i due sono indagati in concorso per falsità ideologica in atti pubblici.

Secondo la ricostruzione offerta dai Carabinieri del Ministero della Salute, i due avrebbero messo in piedi un radicato e diffuso sistema illecito in cui il medico si sarebbe prestato a rilasciare falsi certificati di esenzione alla vaccinazione per covid-19 su richiesta di numerose persone che intendevano proseguire la propria attività lavorativa senza ottemperare all’obbligo vaccinale impostogli, avvalendosi della complicità dell’avvocatessa del foro di Latina la quale – secondo gli investigatori, dietro il pagamento di somme in denaro – gli avrebbe procacciato pazienti interessati al rilascio dei certificati di esenzione allo scopo di non incorrere nella prevista sospensione dal lavoro.

Grazie ad una microspia piazzata dai NAS nello studio del medico, le forze dell’ordine sarebbero risalite ad almeno 50 persone – provenienti dalle province di Latina e Frosinone – che si sarebbero rivolte ai due per ottenere la certificazione: insegnanti, persone del mondo della sanità, addirittura qualche rappresentante delle forze dell’ordine, tutti sopra i 50 anni e adesso finiti sotto inchiesta.

Naturalmente le accuse sono ancora tutte da provare e nel frattempo, nei prossimi giorni il medico e l’avvocatessa indagati compariranno davanti al giudice per offrire la propria versione dei fatti e respingere le accuse contestate nel provvedimento del Gip.