Manuela Ghidini
Manuela Ghidini
Manuela Ghidini - Ho fatto un sogno
Manuela Ghidini – Ho fatto un sogno

Manuela Ghidini supera l’idea canonica di pittura, è un’artista che lascia traccia. La sua scelta dei colori è interessante, così come l’utilizzo della materia e del movimento.

Manuela Ghidini è nata a Brescia il 6 settembre 1975. L’arte è la sua pausa dal mondo da sempre e il suo lavoro prende vita dalle sue emozioni, riscoperte o momentanee. Il suo colore dominante è il rosso: corrisponde alla passione, al coraggio, al sacrificio e all’amore.

 

L’artista che dà forma alle emozioni 

Manuela Ghidini - Walzer di gomma
Manuela Ghidini – Walzer di gomma

“Credo che l’arte, in tutte le sue forme, sia semplicemente l’espressione di chi siamo – afferma l’artista – L’arte astratta, in particolare, mi permette di rappresentare qualcosa che nel concreto non esiste: va al di là della rappresentazione di un albero o di un paesaggio. Mi consente di fare qualcosa che può essere apprezzata semplicemente grazie all’impatto del colore, del materiate o delle forme utilizzate per crearla”

Ogni opera di Manuela nasce dal suo subconscio, stimolato dal movimento del corpo. Il suo animo viene influenzato da quello che vede e che sente. Ogni suo lavoro frutto sue emozioni più profonde. “Il mio nickname Idea77 trova origine in una canzone, una delle mie preferite ed io vorrei che le mie opere fossero un po’ come quest’ultima: un tramite tra me e chi guarda ciò che ho creato… un qualcosa che permette a chi guarda un mio lavoro di fare sue le mie emozioni, quelle stesse emozioni che mi hanno aiutato a concretizzare il mio quadro…”

Il background artistico di Manuela Ghidini

Manuela Ghidini - Ogni volta
Manuela Ghidini – Ogni volta

La sua tecnica prende forma dall’eredità dell’arte di Lucio Fontana. Come il grande maestro italiano, Manuela riesce ad andare oltre la tela, a creare relazioni tra le sue opere e lo spazio, la luce. Pollock, invece, insegna alla giovane artista l’importanza dell’azione.  Manuela lavora con la tela sul pavimento, sfruttando resistenza di una superficie dura, l’artista diventa parte dell’opera e comprendere i suoi movimenti è imprescindibile per conoscere la sua arte.

Manuela decide, infine, di utilizzare materiali diversi con l’intento di unire il filone più raffinato dell’arte a quello più grezzo, più materico, che come insegna il grande maestro Burri, attraverso l’arte acquista dignità.


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Classe ’96, laureata in Management dei beni culturali presso l’università di Macerata. La carriera universitaria e lavorativa mi hanno formata nella scrittura online e giornalistica. Appassionata di arte e spettacolo. In continua formazione nel campo del marketing e della comunicazione.