Iniziato il processo per la morte del pugile formiamo Mario Valerio il 17 agosto 2019 a causa di una aritmia ventricolare.

Sul banco degli imputati è comparso un cardiologo di 63 anni e un medico dello sport di 67. I suoi familiari si sono costituiti parte civile.

Il sostituto procuratore Alfredo Mattei ha ricordato come il cardiologo sottopose Mario ad un elettrocardiogramma e il medico dello sport certificò la sua idoneità non interpretando in maniera corretta il tracciato.

L’esame, secondo l’accusa, avrebbe potuto stabilire la presenza di una fibrosi cardiaca diffusa e una malignità dell’aritmia ventricolare. La presunta responsabilità del medico sportivo sta nel fatto che il tracciato apparteneva ad un altro paziente, mai identificato. Il processo e stato rinviato al 28 dicembre.


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