“Pier Paolo Pasolini – Una Visione Nuova”, il film che rivela la vera anima di Pier Paolo Pasolini

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Regia:Giancarlo Scarchilli

Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Scarchilli

Durata: 72 min

Produzione Paese: Italia, 2022

Con (in ordine di apparizione): Pupi Avati, Walter Veltroni, Filippo Ceccarelli, Matteo Anastasi, Giancarlo De Cataldo, Carlo Verdone,  Daniele Luchetti, Giuseppe Manfridi, Giancarlo Scarchilli, David Grieco, Blasco Giurato,  Ugo De Rossi, Felice Laudadio, Andrea Purgatori, Caterina D’Amico, Luigi Piccolo, Giuseppe Gentile, Alessio Boni.

Pier Paolo Pasolini-Una Visione Nuova è la narrazione di tutte le personalità che hanno avuto un significativo mutamento dopo aver conosciuto Pasolini. Bernardo Bertolucci scrive poesie quando Pasolini lo coinvolge come aiuto regista nel film Accattone(1961). Lo stesso accade a Vincenzo Cerami, suo ex allievo di scuola media, che viene introdotto nel mondo del cinema nel film Uccellacci e Uccellini (1966). Sergio Citti è un imbianchino quando Pasolini intuisce in lui il narratore ideale per raccontare le borgate. Come un rabdomante, Pasolini sapeva scovare il talento dove altri non lo percepivano. La stessa cosa si è verificata con Laura Betti, Dante Ferretti, Danilo Donati, Ennio Morricone e tanti altri. Tutti significativi personaggi del cinema e della cultura che devono molto all’incontro avuto con Pasolini e la sua carismatica personalità: Bernardo Bertolucci, regista, ha ricevuto 9 premi Oscar per il film L’ultimo Imperatore (1987). Dante Ferretti, scenografo, è stato vincitore di 3 premi Oscar. Ennio Morricone, musicista, ha vinto 2 premi Oscar. Anche Danilo Donati, costumista, 2 premi Oscar. Vincenzo Cerami, scrittore, autore con Roberto Benigni del film La vita è bella(1997), che vinse 3 premi Oscar.

Cosa hanno in comune queste significative personalità, apprezzate in tutto il mondo?

Hanno iniziato la loro carriera, o collaborato, con Pier Paolo Pasolini e da lui hanno appreso Una Visione Nuova del cinema e della società.

In una nota sul film il regista ha scritto sugli incontri che mutano la vita: … Senza Pasolini, Sergio Citti avrebbe continuato a fare il pittore edile; il fortunato incontro portò un importante mutamento in ambedue i destini: Pasolini trovò il narratore di tante storie di borgata, a cui attingere per Ragazzi di vita, l’innovativo e discusso romanzo (1955) che aprì le porte del cinema a Pasolini e Sergio Citti; furono entrambi chiamati spesso a collaborare a sceneggiature che trattavano di ragazzi di vita e borgate (Le notti di Cabiria di Federico Fellini, 1957, La notte brava di Mauro Bolognini del 1959, La dolce vita di Federico Fellini del 1960, ecc.).Vincenzo Cerami deve tutto al fatto di averlo avuto come insegnante alle medie in una scuola di Ciampino. L’incontro con Pasolini cambiò il corso della sua esistenza, fu lui a coinvolgerlo nel cinema, come aiuto regista, nel film Uccellacci e uccellini, e ad avviarlo alla scrittura. Così è stato per Franco Citti, memorabile interprete di Accattone, scovato nelle borgate o per il giovanissimo Ninetto Davoli, a cui evitò sicuri guai. E anche il grande Totò, solo dopo i film con Pasolini, venne riconosciuto dalla critica come un magistrale interprete. Per non parlare di Laura Betti, che dopo l’incontro con Pasolini ebbe un cambio di rotta fondamentale, sia umano che professionale. È stata lei successivamente l’artefice principale della Fondazione Pasolini. Come un rabdomante del talento, Pasolini lo cercava nelle persone più dissimili. Gli stessi Tonino Delli Colli, Dante Ferretti, Alfredo Bini, Nino Baragli, Danilo Donati e tanti altri, sono cresciuti alla sua bottega cinematografica, influenzati dal suo pensiero e dalla sua carismatica personalità. La Visione Nuova di Pasolini ha ispirato non solo la sua epoca, ma ha avuto un’influenza fondamentale anche nelle successive generazioni di cineasti, scrittori, intellettuali; dal regista Matteo Garrone a Marco Tullio Giordana (Pasolini, un delitto italiano del 1995), da Roberto Saviano (Gomorra) a Giancarlo De Cataldo (Romanzo criminale). Lo stesso Roberto Benigni vince tre premi Oscar con il film La vita è bella, usufruendo di figure professionali ereditate da Pasolini: Vincenzo Cerami, soggetto e sceneggiatura;Tonino Delli Colli, direttore della fotografia; Danilo Donati, scenografo e costumista. Tutte eminenti personalità formatesi con Pasolini, che hanno apportato un grande contributo alla crescita e alla notorietà della letteratura, del cinema e della cultura italiana nel mondo.

Ed ecco cosa hanno detto di lui:

“Quello che faceva non era riferirsi a modelli precedenti, ma era proprio quello di inventare il cinema” (Bernardo Bertolucci).

“Pasolini è un uomo pieno di fantasia. La regia di Pasolini è differente da tutte le altre” (Totò).

“Da Pasolini ho imparato un certo tipo di cinema poetico,ispirato alla pittura” (Dante Ferretti).

“Io ho avuto la fortuna di avere come insegnante di lettere, in una piccola scuola media privata di Ciampino, Pier Paolo Pasolini” (Vincenzo Cerami).

“Esistono dei rapporti che entrano nella tua vita per sempre” (Laura Betti).

“Più andiamo avanti e più ci ritroviamo in quella società apolitica che Pasolini descrive” (David Grieco).

“Per me Pier Paolo era tutto: padre, fratello, zio, nonno” (Ninetto Davoli).

“Ancora oggi, se faccio una cosa, penso fra me: e Pier Paolo che avrebbe detto? Che avrebbe fatto? (Sergio Citti).

“Ogni volta che uno scrittore o un regista, da Romanzo Criminale a Favolacce, racconta quell’universo, dentro c’è un tributo a Pasolini” (Giancarlo De Cataldo).

“Nessuno di noi sa più interpretare la realtà in quel modo perché manca il suo sguardo (Daniele Luchetti).

“Pasolini è una coscienza che non si è mai spenta” (Pupi Avati).

“Era un uomo libero. Era un irregolare. In un tempo in cui tutti erano troppo regolari, Pasolini era un irregolare” (Walter Veltroni).

“Perché i giovani amano tuttora Pasolini? Perché era uno di loro. Pasolini era rimasto giovane. «Pasolini uno di noi?» troveremmo oggi sui social” (Filippo Ceccarelli).

“A Pasolini interessava l’animo delle borgate, l’animo degli ultimi, e ce li ha descritti in maniera drammaticamente poetica” (Carlo Verdone).

C’era questa tendenza all’omologazione contro la quale lui sparava bordate, fino a pensare di abolire la televisione, poiché era strumento omologante” (Felice Laudadio).

“Pier Paolo Pasolini – Una Visione Nuova” è stato presentato “Fuori Concorso in Ritratti e paesaggi” alla XL edizione del TFF – Torino Film Festival che si concluderà domani, 3 dicembre 2022.

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).