Quando passione e impegno incontrano la sensibilità: un’eccellenza toscana illumina Londra

Intervista esclusiva alla grande contrabbassista Valentina Ciardelli, un talento che sta facendo la differenza.

482
Photo Credits: Barbara Cardini / Fondazione Arkad

Londra – 12 marzo 2021

Valentina Scheldhofen Ciardelli è una giovane donna toscana con una forte passione per la musica, il suo strumento è il contrabbasso, con il quale incanta gli ascoltatori in Italia come in Inghilterra, dove adesso vive e lavora, raggiungendo obiettivi e soddisfazioni che danno lustro a una carriera indubbiamente in ascesa; non si fermano a questo le qualità e le aspirazioni di Valentina, che spiccano anche per una sensibilità ammirevole, rivolta alle gravi difficoltà che chi dedica la propria vita alla musica sta vivendo in questo drammatico frangente, e verso l’ambiente, l’ecosostenibilità, a lungo e da molti ingnobilmente trascurati: è soprattutto intorno a questi aspetti che la nota contrabbassista ha costruito i suoi progetti.
“ARS NOVA XII – How I met Puccini” è senza dubbio parte di questo scenario e proprio domani, 13 marzo, sarà disponibile sul canale youtube “Valentina Ciardelli/Zappawoman“, la settima puntata di questo spettacolo, chiamata “La fanciulla del West – FF Femmina e Forte!“. Non potevamo non cogliere l’occasione per porle qualche domanda.

Photo Credits: Donald Lee/ The Banff Centre

Lei è nata a Lucca e ha mantenuto il legame con la città, pensa che la bellezza della Toscana in generale e della sua provincia in particolare, le siano state d’ispirazione nel corso della sua carriera come artista?
Io sono nata a Pietrasanta, da madre tedesca e padre Italiano, ma sono cresciuta a Lucca (mi sono trasferita prima di cominciare le scuole e la città e’ per me un grandissimo pezzo di storia personale e conosco ogni pietra che la compone. Mi sono accorta che Lucca e la Versilia fanno parte della mia persona più di quanto credessi. Le dico questo perché  proprio in questa pandemia con questa  lontananza forzata si e’ accentuata in me la voglia di tornare, e la gratitudine di essere nata in un posto così ricco di natura e storia.. Tornando a casa per pochi giorni quest’estate ho sorriso nel pensare alle corti dove giocavo da bambina pensando che magari sono stati gli stessi luoghi dove Puccini o Boccherini giocavano anch’essi da bambini…Credo che si, il luogo da dove provengo sia presentissimo nella mia professione e nel mio modo di suonare…mi sento molto toscana!”

Perché ha scelto di vivere e lavorare a Londra?
“Londra…come tutte le cose alla fine è stata un po’ per caso! Stavo concludendo il mio diploma di vecchio ordinamento al Boccherini di Lucca e ho deciso di seguire il mio insegnante del tempo che aveva vinto una cattedra proprio in uno dei conservatorio Londinesi…e insomma sono rimasta qui dal 2014…prima ho suonato molto in orchestra, ho avuto esperienze nei praticantati della BBC e Royal Philarmonic Orchestra e poi pian piano, grazie al grandissimo bacino di talenti che inevitabilmente si concentrano in una metropoli, ho avuto l’opportunita’ e la fortuna di poter cominciare a esplorare e capire quale fosse la strada che mi interessava maggiormente. Al momento sono solista e compositrice con una spropositata passione per la musica da camera. Ma non escludo niente nel mio futuro. Sono attualmente assistente universitario nella classe di Leon Bosch al Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance di Londra e ho appena ricevuto una cattedra al prestigioso e nuovo conservatorio Londinese London Performing Academy of Music e sto sviluppando il mio personale programma incentrato sull’ emancipazione (si emancipazione!) del mio strumento in termini solistici e cameristici: Il Contrabbasso.”

Può spiegarci cosa l’ha portata a una tale passione per Puccini? Qual è lo spirito del suo progetto “Una Pucciniana a Londra”?
Bhe allora …una  figura nella mia famiglia paterna e’ stata cruciale per il mio amore Pucciniano…ma non dico niente altrimenti spoilero il finale della serie How I met Puccini! Che e’ proprio il progetto a cui lei si riferisce in questo caso! Mi sono timidamente affacciata alla trascrizione e ricomposizione delle melodie pucciniane nel 2016 con la mia primissima fantasia “E Soffitto, e Pareti, un viaggio in Madama Butterfly” che ho anche inciso nel mio primo disco intitolato “Music from The Sphinx” uscito nel 2019 per la Da Vinci Classics. Poi un po’ come per Frank Zappa, Puccini e’ sempre stato un punto di riferimento grandissimo nella mia vita e sempre più mi ci sto avvicinando…sento la sua musica molto vicina al mio essere e veramente, non voglio suonare poetica o sdolcinata, mi sento a Lucca di nuovo quando la suono. Fare questo progetto How I met Puccini mi ha e mi sta aiutando a superare questo momento cosi duro e difficile anche emotivamente, lontano dalla famiglia

Che cosa l’ha spinta a partorire questo bellissimo progetto? Qual è il suo obiettivo?
Il concetto fondamentale  di ARS NOVA XII – How I met Puccini è creare una sinergia tra artisti, mecenati e associazioni musicali, focalizzata soprattutto sulla figura del giovane interprete all’inizio della carriera, bruscamente messa in stand-by dall’arrivo della pandemia. Lo stop improvviso ha causato a chi era agli inizi della propria attività professionistica problemi finanziari molto grandi, vista la quasi totale cancellazione dei concerti e quasi nessun introito concreto. La ricollocazione del musicista in altri ambiti come proposto da alcuni governi (ad esempio quello britannico) non è una soluzione concreta e efficace, perché porterebbe inevitabilmente al non ritorno del musicista sul mercato: un performer non si ferma mai, non va in vacanza, non va in aspettativa, non va in pensione. Lo studio deve essere continuo, così come la produzione di contenuti e la crescita intellettuale, per rendere alla comunità i frutti del proprio lavoro. Fermarsi adesso, oltre che a una grave perdita di materiale intellettuale, comporterebbe la cancellazione di una o due generazioni di giovani interpreti e solisti, persa tra le nebbie della crisi pandemica. Come attivista per la mia categoria, sto cercando di trovare soluzioni concrete e attuabili per rieducare il pubblico alla bellezza della fruizione dell’arte, contando anche sulla collaborazione di altri colleghi musicisti e artisti.  Allo stesso tempo, come imprenditrice, sto ripercorrendo la desueta ma preziosissima tradizione del buon mecenatismo (senza la quale il Rinascimento non sarebbe esistito) per reperire concretamente fondi e contributi. La pandemia è imprevedibile e per adesso non possiamo vivere soltanto sperando ogni giorno in una riapertura subitanea di sale da concerto e teatri al pubblico: occorre percorrere una strada nuova per l’arte. Per questo ho pensato di creare una collaborazione tra varie risorse, che permetta di verificare se il mecenatismo può essere efficace anche nel XXI secolo a sostegno delle arti e degli artisti. Un esperimento sociale, una strada da intraprendere con coraggio, e anche uno stimolo  per i miei colleghi musicisti, soprattutto giovani, che stanno nel fermo piu totale. Il passo successivo per questo progetto comprende ovviamente un tour dal vivo delle mie fantasie e sarebbe meraviglioso anche cominciare a pensare a un cofanetto di CD…ma un passo alla volta appunto!”

Esiste un Leitmotiv che attraversi tutta la sua produzione musicale? Un elemento a cui non saprebbe rinunciare?
Direi che la mentalità Zappiana e l’approccio non troppo serio a quello che faccio siano i miei Leitmotiv…stare leggeri non significa non avere a cuore le cose…per me la musica e’ una cosa serissima! Ma non sono incatenata in un vestito in cui non riesco nemmeno a respirare…insomma al mio bel vestito ho levato i vari corsetti e laccini per lasciarmi muovere come e più mi piace..senza perdere la sostanza e la forma.”

In che modo crede che l’ecosostenibilità possa essere di fondamentale importanza anche nel mondo dell’arte e della musica?
Una cosa molto interessante, visti i tempi pandemici sarebbe valorizzare i talenti locali per anche ovviare al problema degli spostamenti e dell’inquinamento, ogni citta’, soprattutto nel bel paese, ha un teatro, luoghi perfetti per ospitare concerti che sono chiusi dove invece potrebbero essere ospitati i talenti proprio delle medesime citta’ per incoraggiarli nella ripresa della professione, incoraggiare il pubblico alla fruizione di prodotti di qualita’ a Km 0 e di conseguenza…a lasciare le auto in garage. Non sono una esperta di questo argomento ma credo che questa possa essere una idea che aggiunta a tante altre piccole grandi azioni, possano aiutarci a rendere piu’ verde il nostro modo di comportarci e a far tornare a respirare un po’ il nostro pianeta.

Tra i supporter del suo progetto spicca il nome di Fabius Constable, è felice di questa collaborazione?
“Direi che e’ un’ ottima collaborazione e spero molto presto di poter conoscere lui e il suo favoloso team.  Hanno creduto fin dall’inizio nel mio progetto, a scatola chiusa possiamo dire! Si sono presi a cuore l’iniziativa e questo e’ un chiaro e forte esempio della sinergia di cui parlavo poco fa, mettere insieme le competenze e l’entusiasmo delle persone per creare delle realta’ e farle crescere, in maniera sana e costruttiva. Io credo molto nei progetti dove il team che lavora insieme si rispetta e si stima.

Non si può non apprezzare l’impegno e la sensibilità che in Valentina Ciardelli sposano il talento e la passione per la musica, donando al suo contrabbasso una bellezza unica e inimitabile; anche Fabius Constable, direttore della Celtic Harp Orchestra (qui la nostra intervista in occasione del VII centenario della morte di Dante: https://www.news-24.it/dantes-dream-quando-la-poesia-si-fa-musica-la-musica-diventa-poesia/), che figura appunto tra i supporter della musicista insieme alla sua Return 2 Nature, non ha che parole di apprezzamento per lei, come ci ha comunicato: Return 2 Nature (www.R2N.org) ha deciso di sostenere il bellissimo progetto di Valentina Ciardelli perché crediamo fortemente nelle eccellenze artistiche italiane e perché siamo rimasti colpiti dal talento, dall’intraprendenza e dall’energia di questa giovane donna.”

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteL’angolo delle curiosità sulla musica
Articolo successivoMuore un’anziana a Ponza dopo essere stata vaccinata. E’ la vera causa? Asl in riunione con il prefetto, scuole chiuse ?
Studentessa di medicina di giorno, lettrice accanita di notte, vivo a Pisa e adoro scrivere, sin dall'infanzia mi diletto con racconti, poesie e vari concorsi letterari. Ho deciso di unire questa passione alla curiosità che da sempre mi accompagna e al vivo interesse per la mia città, per il mio territorio, nonché per l'attualità con tutte le sue contraddizioni, collaborando con News-24.it.