Referendum Trivelle, per Italia Unica la vittoria del Sì darebbe più forza alle Regioni

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LATINA – Italia Unica invita gli elettori ad andare al voto e a farlo in maniera consapevole e informata perché l’esercizio del voto è un diritto dei cittadini ed anche un dovere necessari per impedire ad una politica di nominati di rovinare il nostro Paese.
A dirlo, in una nota, è Sabrina Marangon, coordinatrice provinciale e comunale di Italia Unica il partito fondato da Corrado Passera.
Intorno a questo referendum – prosegue la Marangon – c’è purtroppo, una scarsissima informazione , oltretutto errata , perché il governo sta tutelando , e lo dimostrano i recenti scandali, gli interessi delle lobbies che verrebbero tutelate con il NO o con l’astensionismo a scapito di quelli dei cittadini. Ed è per questo che il Presidente del Consiglio invita gli elettori a disertare le urne e andare al mare, dimostrando di farsi beffa della Costituzione, e giocando a braccio di ferro con le Regioni che hanno richiesto il referendum. Le Regioni non si arricchiscono grazie a queste estrazioni poiché le royalties in favore delle società di gestione sono elevatissime.
Una cosa, tuttavia, è evidente, : la vittoria del SI non farà chiudere tutte le piattaforme entro le 12 miglia e non le farà chiudere da “domani” ma significherà mettere una scadenza temporale agli attuali contratti che non potranno più essere rinnovati fino all’esaurimento del giacimento. Per essere precisi, si tratta di 21 concessioni in tutto, per 40 piattaforme in tutto, dove si estrae GAS, non petrolio , e che pertanto non possono causare quel disastro ambientale di cui parlano tanto alcuni ambientalisti .
La vittoria del SI non rappresenterà, quindi, una ” vittoria ecologica ” ma le trattative che seguiranno tra Stato e privati, per garantire di non perdere posti di lavoro, potrebbero determinare una rinegoziazione in favore delle Regioni e, dunque, dei cittadini, delle tariffe oggi applicate. Questo in quanto allo scadere delle concessioni probabilmente le piattaforme verranno spostate poco oltre le 12 miglia, ma, a questo punto, le Regioni potranno trattare diritti concessioni più favorevoli di evidente interesse per le casse delle Regioni e, quindi, dei cittadini.
Italia Unica – conclude la Marangon – invita i cittadini ad andare a votare, non farlo sarebbe rinunciare ad un diritto-dovere garanzia di democrazia e libertà. Che si voti SI o NO, questo attiene alle singole coscienze, ma il voto va esercitato.
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Giornalista Professionista dal 2007 - Fondatore di News-24.it: nella mia carriera ho diretto la redazione sportiva del Quotidiano La Provincia di Latina fino al 2013, dal 2008 al 2013 ho collaborato con ExtraTv, ho ricoperto l'incarico di addetto stampa della Top Volley in serie A1 e nel 2014 per sei mesi sono stato condirettore del quotidiano Latina Oggi Notizie. Attualmente mi occupo di informazione on line e social media con un occhio attento alle profonde modificazione che i nuovi mezzi di comunicazione stanno imponendo ai nostri stili di vita.