Restituiti gli antichi registri rubati alla chiesa di San Giacomo

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GAETA – Sono stati restituiti i preziosi registri battesimali manoscritti scomparsi lo scorso 12 Dicembre dalla Chiesa di San Giacomo ove erano custoditi. Si tratta di antichi registri battesimali con documenti risalenti a un periodo storico che va dal 1638 al 1860, ed è per questo che hanno un grande valore sia storico che culturale, tanto da essere rubati.
Dopo la denuncia di scomparsa, erano state prontamente avviate le indagini condotte dagli operatori del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio culturale di Roma, che hanno portato all’identificazione del colpevole, un quarantenne di Casagiove in provincia di Caserta.
L’uomo in questione infatti, avvalendosi di un nick-name di pura fantasia aveva messo all’asta su “e-bay”-il popolare sito di vendita online- gli antichi manoscritti , che stavano per essere spediti ad un acquirente straniero.
L’immediato intervento di perquisizione domiciliare ha impedito in tempo un triste epilogo, sequestrando i suddetti manoscritti e restutuendoli a chi di diritto.
La procura della repubblica di Cassino ha quindi autorizzato i carabinieri della Tendenza di Gaeta alla restituzione effettiva.
Grande è stata l’emozione manifestata da don Carlo Saccoccio, parroco della chiesa di San Giacomo, durante il recupero dei preziosi manoscritti il cui furto aveva destato particolare clamore nella locale comunità religiosa che si era sentita privata di parte del proprio patrimonio culturale e della propria storia. Partecipe della gioia anche l’ Arcivescovo di Gaeta, sua Eccellenza Luigi Vari, che si è detto molto soddisfatto di come è stata gestita l’indagine dai carabinieri.

Non si è trattato di un caso di furto isolato da parte dello stesso D. G., quarantenne di Casagiove, che è stato infatti denunciato per la ricettazione di altra opera d’arte rinvenuta e sequestrata nella sua abitazione nel corso della perquisizione domiciliare citata prima.

In particolare si tratta di un gruppo scultoreo raffigurante la Madonna di Pompei e Gesù bambino, risalente al secolo XIX risultato provento di furto perpetrato in Montasola in provincia di Rieti, nel luglio del lontano 1977, presso la chiesa di San Pietro e Tommaso.


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