Messe in archivio le regate di Coppa del Mondo, che hanno fagocitato per mesi pensieri e parole della città, Sabaudia ripiomba nella sua quotidianità, dove un posto di rilievo occupa sicuramente il fenomeno del vandalismo, diventato ormai di natura endemica.
Tra i bersagli preferiti dai nuovi barbari rientra il Belvedere sul lago di Paola, uno dei luoghi più visitati del centro storico, spesso e volentieri preda di gruppi di giovani che in ore assurde bivaccano ed insudiciano, che disturbano la quieta pubblica con ripetuti schiamazzi e che reagiscono con insulti gratuiti nei confronti di chi giustamente li invita ad abbassare i toni.
All’indomani del 25 aprile, dopo uno dei ricorrenti raid di queste bande, che aveva ridotto l’area in una sorta di discarica a cielo aperto, le Associazioni Civiche “Città Nuova” e “Scegli Sabaudia”, presentarono ai Comandi sia della Stazione dei Carabinieri sia della Polizia Locale formale denuncia contro ignoti per “Deturpamento di bellezze naturali” e “Abbandono di rifiuti”.
Che finora non ha prodotto gli attesi risultati.
Altro sito omaggiato spesso di pari sgradite attenzioni è Palazzo Mazzoni. L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa, quando lo storico edificio, oltre a trasformarsi in ricettacolo di pattume, è stato depredato di alcune delle sue innumerevoli tesserine di colore azzurro Savoia, una caratteristica che lo rende unico.
E, non ultime, a soffrire sono anche le passerelle di accesso alla spiaggia, di competenza comunale e non, alcune delle quali ogni anno, insieme all’azione corrosiva degli agenti atmosferici, devono fare i conti con l’inciviltà e il deplorevole fenomeno del vandalismo, costringendo Amministrazione e privati a ristabilirne l’immagine e la percorribilità in sicurezza a fior di quattrini.
A tal punto ci si chiede: ma il sistema di videosorveglianza?
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