Presente, su invito del sindaco Alberto Mosca, anche il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, Giuseppe Marzano, muro contro muro, nel consiglio comunale di ieri, tra maggioranza e minoranza sulla questione Poligono di Tiro dei Pantani d’Inferno, su cui in questo periodo a Sabaudia si sta accendendo il dibattito politico.

Da una parte, la posizione della minoranza volta a porre in essere ogni utile iniziativa per la delocalizzazione tout court del sito; dall’altra quella del sindaco che, con i suoi emendamenti alla mozione presentata dalle opposizioni, in sostanza, indirizza la stessa su una scelta meno drastica, vale a dire l’utilizzo per esercitazioni militari del poligono con esclusione del periodo della balneazione.

Alla fine i gruppi votano la rispettiva mozione e, naturalmente, passa la linea morbida del sindaco.

“Fin qui ci potrebbe anche stare – commenta in una nota il coordinatore di Lega Salvini Premier Sabaudia, Antonio Ciriello-. Diventa, invece, difficile capire le ragioni per le quali il sindaco abbia invitato in Consiglio Comunale il Direttore dell’Ente Parco Dott. Giuseppe Marzano, che, in sostanza, ha affermato in modo netto la incompatibilità del poligono di tiro militare in un’area fortemente tutelata sotto il profilo ambientale a livello internazionale, se poi la sua maggioranza ed egli stesso ha votato esattamente il contrario di ciò che poco prima questi aveva affermato. E noi abbiamo fortemente apprezzato la posizione chiara e netta del Dott. Marzano e il cambio di direzione del Parco, dopo anni di silenzi imbarazzanti e prese di posizione fuori luogo. Perfino l’ex sindaco Lucci è rimasto folgorato sulla via di Damasco dopo anni di colpevole cecità. Per Mosca e Secci, invece, sembra andar bene così. Tiriamo a campare senza ‘disturbare’ nessuno”.

“Ancora più incomprensibile appare poi – aggiunge Ciriello – l’atteggiamento del ‘conducente’ della maggioranza che fa votare contro, a prescindere, anche ad un emendamento alla Mozione presentato dal Consigliere di Capua il quale, in sostanza, aggiungeva alla Mozione stessa una serie di interrogativi: 1. E’ opportuna la presenza di un poligono di tiro militare in pieno Parco Nazionale del Circeo, in area a tutela integrale?; 2. Le attività che per decenni hanno interessato il sito hanno portato ad un inquinamento da piombo della duna e delle aree circostanti che dovrebbe essere oggetto di bonifica?; 3. E’ vero che per decenni le esercitazioni di tiro sono avvenute in un sito che sembrerebbe essere diverso da quello indicato dai documenti ufficiali come poligono di tiro? 4. La duna quaternaria sulla quale per decenni si è sparato è ricompresa nel perimetro del poligono di tiro? Tutte domande assunte da una fonte aperta (semplice ricerca su internet). La maggioranza preferisce non sapere e vota contro, spostando gli interrogativi posti fin dal 2008 a data da destinarsi”.

“A questo punto – osserva il coordinatore della Lega – appare utile che ogni iniziativa sulla questione venga intrapresa dai singoli Gruppi Consiliari attraverso l’informazione e la sensibilizzazione dei propri referenti politici del governo nazionale, cosa che faremo senza indugio. Così come, ai fini di una efficace gestione dell’Ente, ci attiveremo per sollecitare la nomina del Direttore del Parco Nazionale del Circeo attualmente ricoperta da facente funzione”.


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