Sabaudia. Bar chiude volontariamente per sanificazione, dopo la conferma del contagio del bagnino alla Bufalara

Un gesto figlio di grande sensibilità e rispetto verso il prossimo. E’ quello concretizzato da uno dei più centrali e noti bar di Sabaudia che, alla luce dell’accertata positività al Covid-19 del bagnino in servizio presso un chiosco in località Bufalara, ha deciso di chiudere provvisoriamente i battenti per consentire a una ditta specializzata di eseguire i lavori di sanificazione dei locali. Il motivo è puramente precauzionale, si legge nel post apparso sulla pagina facebook dello stesso esercizio commerciale, che ringrazia la clientela per la cortese attesa, preannunciando che sarà propria cura comunicare la data della riapertura.
Intanto proseguono i controlli a tappeto sul territorio al fine del contrasto e contenimento dei contagi da Covid-19.
“Sono momenti complicati e di grande lavoro – scrive il sindaco Giada Gervasi -. Dopo i tre contagi accertati la scorsa settimana, centinaia sono stati i tamponi e sierologici effettuali sulla popolazione indiana, mentre sono stati attivati i necessari protocolli per risalire ai contatti avuti dal bagnino contagiato”. Nella giornata di ieri, il primo cittadino ha emesso l’ordinanza di sospensione di ogni attività del chiosco, compresa l’assistenza in spiaggia. Una misura già volontariamente adottata dal titolare non appena venuta alla luce la positività del suo dipendente. La struttura resterà chiusa fin quando non si avranno gli esiti dei tamponi effettuati e non verrà esibita certificazione della sanificazione dei luoghi effettuata. Coloro che, pur frequentando l’arenile in questione, non sono stati chiamati ai test possono rivolgersi al proprio medico di base o chiamare il numero 800 118 800.
“Il caso del bagnino contagiato – afferma la Gervasi – deve far riflettere e indurre a non abbassare la guardia adottando tutti i comportamenti oramai noti, come indossare la mascherina, lavare o disinfettare bene le mani e rispettare il distanziamento sociale”. “La mia – conclude – vuole essere una chiamata alla responsabilità individuale, perché ognuno di noi, in questa situazione di precarietà, può e deve fare la sua parte”. Non dimenticando di ringraziare il Gruppo di Protezione Civile comunale e la Polizia Locale, “cui va tutta la nostra riconoscenza per l’importante lavoro svolto a tutela dell’intera comunità di Sabaudia e in generale per quanto operato in questi mesi di estrema delicatezza”.