Tra i temi più dibattuti oggi a Sabaudia, c’è sicuramente quello della videosorveglianza, in particolare per quanto riguarda la sua efficacia e il collegamento per la visione diretta ed in tempo reale delle immagini con il Comando della Stazione Carabinieri.
Un argomento certamente non nuovo che anche negli anni scorsi ha toccato la sfera della politica cittadina.
Già nel 2015, sindaco Maurizio Lucci, l’allora consigliere comunale Marcello Pastore aveva inoltrato all’attenzione del primo cittadino un’interrogazione, con risposta in sede di Consiglio Comunale, dove, facendo riferimento al “Regolamento sul trattamento dei dati personali mediante sistemi di telesorveglianza, approvato con delibera di Giunta n. 17 del 20 luglio 2012, oltre a chiedere garanzie “sull’effettiva idoneità dell’apparato circa la rilevazione di situazioni di pericolo per la sicurezza urbana, la prevenzione di atti di vandalismo o di danneggiamento degli immobili, in particolare del patrimonio culturale custodito dalla città, e di disturbo alla quiete pubblica”, ravvisava la necessità di “effettuare collegamenti diretti con le sale operative di Questura e Carabinieri”.
“Quesiti ancora attuali – osserva Pastore – che oggi si potrebbero riportare all’attenzione del sindaco di Sabaudia”.

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