LATINA – «Sono anni che mi batto per i diritti dei bambini. Sono omosessuale, sono nato da un padre e una madre. Mio padre era maschio, mia madre femmina. Sono loro eternamente grato per il dono immenso della vita.

Genitore 1 e genitore 2 mi ricordano le prime addizioni alla scuola elementare.
Un obbrobrio. Smettiamola. Facciamo le persone serie. E badiamo ai veri problemi del Paese e dei nostri Territori.

Ma se come vogliono farci credere indicare «padre» e «madre» è una violazione della riservatezza, scrivere «genitore 1» e «genitore 2» è una violazione della realtà e della lingua italiana.

Della realtà, perché a stabilire che ciascuno di noi è nato da un padre e una madre (anche per i concepimenti in provetta occorrono uno spermatozoo e un ovulo) non sono i preti, ma è la natura, la biologia, la realtà appunto.

Ed è una violazione della lingua perché «genitore» è colui che genera, quindi un uomo (un padre) e una donna (una madre). Non esiste genitore 1, 2, 4, 5, 10. Esiste la MAMMA ed esiste il PAPÀ.
Punto.
Il resto è una rappresentazione innaturale che vorrebbero inculcare nelle teste delle nuove generazioni.

Una scelta sbagliata che causerebbe soprattutto ai bambini ed ai ragazzi una confusione mentale che li allontana dall’importanza che rappresentano ruoli padre/madre.

Difendere la verità, la natura, va oltre le idee politiche. Tutti dobbiamo combattere battaglie che difendono in questo caso i diritti dei bambini in primis, e con tutta la nostra forza denunciare chi vorrebbe cancellare la natura con le leggi dello stato.

Per questo motivo oggi 19 Marzo (festa del papà) sono stato personalmente presente al flash mob a Latina organizzato da Fratelli d’Italia per ribadire il concetto che i genitori sono MAMMA E PAPÀ.


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