LATINA- Come passa veloce il tempo! Era appena cominciata due mesi fa e questa strana estate è quasi finita,con tutte le preoccupazioni e le tragedie che si porta via con sé, tanto che non mi sembra neppure possibile che tu non ci sia più.Quando è arrivata la triste notizia ero già in macchina, direzione nord. Antonio Orelli, (Dondo per gli amici ) se ne è andato in silenzio. Ti avevo conosciuto quando eri ragazzino ed io avevo già abbracciato la fede comunista, in una città difficile e di destra, come Latina. Nella sezione Togliatti venivo in qualità di segretario della FGCI. Tu eri uno dei ragazzi al quale cercavo di propagandare i principi dell’ideologia comunista.Gli insegnamenti di Gramsci e Togliatti. Credevo di cambiare il mondo, credevo nella giustezza della linea del grande PCI e a Latina crescemmo, in particolare nel tuo quartiere, Campo Boario, dove la sezione contava più iscritti della Gramsci, in via Cairoli. In quel quartiere dove, con i loro cavalli, i Di Silvio, i Ciarelli cercavano già di spadroneggiare e di mettere le mani sulla città.

Nicola Lungo, Antonio Mangione,Antonio Muscas ,segretario, erano i nostri punti di riferimento.Lungo e Mangione  erano operai delle Fonderie Genovesi,la grande fabbrica di vasche in ghisa situata a Borgo Piave. Quando c’erano le elezioni comunali ero sempre indeciso se votare l’uno o l’altro, poi gli sceglievo entrambi su indicazione di Antonio Amodio . Tu ascoltavi in silenzio le mie lezioni e alla fine apparivi soddisfatto.Ti ho conosciuto un tempo lontano ed allora ho capito che nascere è incontrarsi,con i nostri fantasmi. Andavamo ai comizi, in piazza del Popolo, quando parlavano le nostre bandiere, Luberti, Grassucci, D’Alessio,Paolo Ciofi,Calcagini. Poi venne il tempo della maturità e tu sei diventato un impiegato del comune , il custode del palazzetto dello sport, di via dei mille. Ti ho incontrato e abbracciato altre volte, ma il mondo non sono riuscito a cambiarlo e neppure Latina, che avrei voluto fosse diversa.Le sezioni poi sono morte e tutto è cambiato, anche i partiti,gli uomini,i giovani,la società intera, con la sua parcellizzazione, i suoi egoismi, le sue cattiverie,le sue bugie. Ti avevo rivisto al “Manzio Hotel” di Galante, quando è venuto il ministro Franceschini e poi ti ho perso di vista, perché il covid ci ha obbligato al distanziamento, alla clausura.Te ne sei andato all’improvviso e non so perché, ma tu resterai sempre nella mia mente, come un bel ricordo di giovinezza. Ciao Dondo, da lassù sorriderai quando leggerai queste righe, perché tu avevi tanta stima di me, anche se poi non ho fatto carriera politica,come tu avresti voluto, perché io non ero portato, per la mia ingenuità,per la mia schiettezza,Il politico  è diverso, è più scaltro, più spregiudicato,noi eravamo l’opposto e così siamo cresciuti. Anche tu sei stato un bravo papà, un bravo marito,un bravo compagno e per questo che non ti scorderò mai.

Ciao Dondo, un grande Abbraccio.


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Per oltre 30 anni la voce di Radio Rai e Rai Tre in provincia di Latina, ho seguito i maggiori eventi che hanno interessato il nostro territorio. Oggi una nuova esperienza con News-24.it di cui ho assunto la direzione, aiutando con la mia esperienza e la mia passione un gruppo di giovani talenti della comunicazione on line a crescere e ad affermarsi.