Vaccino Covid: la Cina ha già iniziato le prime somministrazioni

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Mentre in Italia iniziamo a parlare della possibilità di somministrare le prime dosi di vaccino a partire dalla seconda metà di gennaio 2021, in Cina un milione di persone sono già state vaccinate con un vaccino 100% Made in China.

Tuttavia, come già successo per il russo Sputnik V prodotto dal Gamaleya Research Institute di Mosca iniettato persino al presidente Putin a fine settembre, il vaccino cinese della casa farmaceutica statale Sinopharm non è stato ancora validato ed è ancora in fase di sperimentazione. Questo vaccino, come altri già in fase di sviluppo, inietta virus inattivato che dovrebbe replicarsi nella cellule umane e scatenare nell’organismo una risposta immunitaria in grado di proteggerci.

Secondo le dichiarazioni del CEO Liu Jingzhen, il vaccino avrebbe un efficacia equivalente a quelli annunciati in questo giorni da Moderna e Pfizer. Inoltre, a suo dire, nessuno dei pazienti che lo ha già ricevuto ha sviluppato effetti collaterali preoccupanti.  Anche molti esponenti del governo cinese e dirigenti di case farmaceutiche hanno annunciato fieramente di essersi vaccinati e i media locali e stranieri mostrano immagini di decine di persone in fila fuori dagli ospedali. Tuttavia, non è possibile sapere con esattezza quante persone siano già state vaccinate.

Per giustificare una campagna così massiccia per la somministrazione di un vaccino ancora in fase di sperimentazione, il governo di Pechino ha utilizzato l’ormai noto espediente dell’emergenza, dichiarando che è necessario vaccinare subito almeno gli individui ad alto rischio. Così sono stati vaccinati non solo il personale sanitario, ma anche dipendenti dei trasporti pubblici, insegnanti e commessi del supermercato.

Nonostante l’ottimismo del governo cinese, è bene ricordare che solo i risultati finali della sperimentazione potranno davvero dire se, e fino a che punto, gli anticorpi generati da questo vaccino siano davvero efficaci.  Al momento, e senza alcuna evidenza scientifica, questo vaccino potrebbe portare più rischi che benefici, sia per eventuali effetti collaterali, sia per il fatto che coloro che lo hanno ricevuto potrebbero sentirsi erroneamente protetti e assumere comportamenti pericolosi per la propagazione del virus. Inoltre, se il vaccino dovesse rivelarsi un flop, coloro che si sono vaccinati potrebbero non ricevere le dosi di un vaccino più efficace.

Tuttavia, nonostante i numerosi dubbi, Brasile e Turchia hanno già firmato accordi con la Cina per riceverne milioni di dosi.

 

 


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Laureata in Studi sulla Sicurezza Internazionale, con una formazione multiculturale in 6 diversi atenei italiani, europei ed esteri, scelgo News-24 per portare ai lettori il mio sguardo sul mondo.