Valore Donna, audizione in Senato sul Femminicidio e violenza di genere

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LATINA – La violenza contro le donne è fenomeno ampio e diffuso e, purtroppo, in continua ascesa. Solo nel 2016 a livello nazionale, si sono contati 110 femminicidi, perpetrati prevalentemente dal marito, dal compagno o dall’ex. Il 2015 ha visto 116 vittime, 110 donne sono state, invece, uccise nel 2014 e 138 nel 2013. Dati allarmanti che parlano di una strage senza fine.
“Non c’e’ giorno in cui non si registri un fatto di cronaca che riaccende i riflettori sulla violenza di genere. Gelosia, incapacità di gestire la perdita, morboso senso del possesso sono i principali motivi che scatenano l’impeto omicida di quegli uomini che poi tentano di giustificare il loro gesto dichiarando un eccesso di amore nei confronti di una compagna che li voleva lasciare” commenta il Presidente dell’Associazione Valore Donna, Valentina Pappacena, che domani verrà ascoltata dalla, nonché su ogni forma di violenza di genere, istituita in Senato lo scorso mese di gennaio.
La commissione durerà in carica un anno, entro il quale dovrà presentare una relazione conclusiva dopo aver ascoltato associazioni e donne sopravvissute alla furia dei loro uomini.
“La Commissione da cui verrò ascoltata domani – spiega Valentina Pappacena – ha poteri di indagine analoghi a quelli dell’Autorità giudiziaria, può accedere
alle indagini e ha il compito di accertare le reali dimensioni del fenomeno, ma anche le cause del femminicidio. Sono molto contenta che, dopo l’associazione Telefono Rosa e dopo Lucia Annibali (la giovane donna avvocato sfregiata con l’acido da due persone pagate dal suo ex) la Commissione abbia deciso di ascoltare anche me in qualità di Presidente della nostra associazione, Valore Donna, che da anni,ormai si occupa di tutelare le donne vittime di violenza”.
Quattro, in particolare, i principi che l’Associazione Valore Donna domani ribadirà, in Senato, davanti alla Commissione.
“Prima di tutto, oltre alla certezza della pena che purtroppo in molti casi certezza non è – commenta Valentina Pappacena – voglio sottolineare l’importanza di iniziare a pensare, e quindi investire, su campagne di educazione e sensibilizazione da programmare nelle scuole, partendo dalle elementari. Questo è certamente il primo passo da fare – aggiunge il Presidente di Valore Donna – per insegnare anche ai più piccoli l’educazione e il rispetto reciproco. Altro problema da risolvere è la disoccupazione femminile – spiega Valentina Pappacena – perché purtroppo molte donne non possono denunciare il loro partner perché non hanno un lavoro, non possono andare via da casa soprattutto se hanno dei figli da mantenere. E questo è uno dei più grandi problemi da risolvere perché le donne che assistiamo vivono, quasi tutte, la stessa difficile situazione. Terzo punto che voglio sottoporre all’attenzione della Commissione – aggiunge il Presidente di Valore Donna – è l’educazione delle forze dell’ordine, dei medici e di tutti quei soggetti preposti al primo soccorso in caso di violenza. Per educazione intendo che, in momenti difficili come quelli che una donna vittima di violenza vive, è molto importante anche l’atteggiamento di chi le soccorre, soprattutto nella fase delle chiamate d’emergenza. Parte da qui il reale soccorso, molte volte invece chi risponde ai numeri di emergenza non capisce il reale pericolo. Quarto punto che voglio affrontare è quello della necessità di avere iter più veloci dalla denuncia al processo perché molti di questi delitti avvengono proprio in questo lasso di tempo e questo è assurdo”.
Il Lazio, tra l’altro, dagli ultimi dati disponibili è tra le regioni con più omicidi insieme a Lombardia e Campania. Seguono Veneto, Liguria, Sardegna e Sicilia e infine Emilia Romagna, Piemonte, Toscana e Calabria.


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