ZTL, la miope politica che parla con 20 commercianti invece di rivolgersi a 120 mila cittadini

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LATINA – Personale politico impegnato nel taglio dell’erba. Per Johan a Latina questa non è una novità. L’unica vera notizia è che questa “non notizia” fa talmente piangere che è inutile parlarne. Passiamo oltre, perchè la fantasia di molti il massimo livello non lo sta raggiungendo mentre sono alla guida dei trattorini tagliaerba, ma quando parlano della ZTL. Se ne sentono di tutti i colori. Si parte dalla Sovrani e Tripodi. Oggi si sbracciano nel dire che la ZTL deve essere rivista, qualche anno fa non partecipavano alla riunione della Giunta che approvava il progetto. Dicono: “non l’abbiamo approvato”, ma nemmeno l’avete contrastato e potevate farlo!!! Johan suggerisce che gli assenti hanno sempre torto, soprattutto quando sono amministratori pubblici. I commercianti ci ricordano che Calvi si è espresso per la revisione. Difficile trovare riscontro a questa notizia, di sicuro anche Calvi, come i suoi colleghi Tripodi e Sovrani era assente a quella Giunta. Johan annota che i fannulloni sono in agguato tra gli ex assessori oggi aspiranti sindaco. Andiamo avanti. Forte sulla Ztl è riuscito a dire tutto ed il suo contrario, come sempre. Tendenzialmente favorevole, pronto a fare un referendum, poi ci dirà con quali soldi, infine duro nel diffidare Barbato dall’affidare i lavori. Molto confuso, ma almeno non doveva essere presente.

I commercianti del centro sembrano gli unici ad essere decisi. Scrivono che sono arrivati ad 80, una bella cifra. Ma non stavano chiudendo tutti? Bah, i numeri sempre ballerini, ognuno li comunica come vuole, in questo i commercianti sembrano i vecchi politici della prima repubblica, quelli che avevano vinto anche quando avevano perso. L’ultimo comunicato dell’associazione è una vera chicca. Tendono ramoscelli d’ulivo ma agiscono che neanche i vietcong nella giugla. Esordiscono cosi: “Per poter arrivare ad un concetto di isola pedonale che funzioni bisogna riempire la stessa di contenuti, fino a quando questo non è programmato e realizzato recintare uno spazio e impedire ai cittadini di raggiungerlo in auto significa farlo morire“. Quindi, per i venditori nostrani, il centro vive se ci transitano le auto!!! Da non crederci, casomai hanno votato in massa contro le Trivelle. Passiamo oltre: “A nostro giudizio la sede naturale degli uffici comunali e degli uffici collegati è il centro della città, riportandoli nella sede logica si contribuisce al rilancio dell’area. Importante riportare anche i cittadini ad abitare il centro mettendo in atto politiche che tendano a calmierare i prezzi.” I nostri dovrebbero sapere che l’obiettivo di una moderna pubblica amministrazione non è riportare gli uffici in centro, ma digitalizzare i servizi, ovvero far comunicare i cittadini ed il comune tramite un’App. Altro che ufficio in centro, c’era una volta l’anagrafe. Peggio che andar di notte sulle politiche di calmieramento dei prezzi in centro per riportare i residenti. Qualcuno avverta i commercianti che la nostra economia non è pianificata, non viviamo in Unione Sovietica. Forse non se ne sono accorti, e pensare che loro dovrebbero essere “il mercato”. Piuttosto pensino a calmierare i costi degli affitti dei locali commerciali, quelli si troppo alti. Arriviamo al Natale, perchè in questo caso ci regalano qualcosa di esilarante. Sentiteli, anzi leggeteli: “Il Natale è il momento che ogni attività commerciale aspetta per “far quadrare i conti” dell’anno perciò diciamo un NO assoluto a qualunque capannone o similare che porti “predatori” in centro ad incassare nell’unico momento buono dell’anno per poi tornare alle loro attività esterne.” Altro che Ztl, l’unico problema è non perdere due spiccioli con l’aumento della concorrenza. Ma che bravi. Johan ci ricorda che in un’economia di mercato è il consumatore che sceglie e non sono i commercianti che impongono. Se il “predatore” nel capannone è più conveniente del negozio il consumatore sceglie. Quindi si attrezzassero per essere competitivi, invece di rivendicare il protezionismo. Comunque, secondo Johan tutta questa roba con la pedonalizzazione non c’entra nulla.

Per finire è giusto ricordare un fatto che rende originale ed inimitabile Latina e la sua classe politica, davanti al successo di pubblico registrato dalla ZTL, cosa che non accadeva da venti anni, i protagonisti della scena politica continuano a dialogare con venti commercianti piuttosto che prendere atto delle scelte di 120.000 cittadini e non solo!!! E questo spiega tante cose sui ritardi di Latina.


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