Sostegno ai comitati pendolari e in favore di una mobilità nuova: per la tratta Roma-Formia/Napoli prosegue la mobilitazione permanente di Legambiente Terracina

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Il Circolo Legambiente di Terracina continua la mobilitazione annunciata per la campagna Pendolaria 2017 sulla tratta FL7 Roma-Formia/Napoli rafforzando la sua azione di supporto al Comitato Pendolari di Terracina, Priverno e MonteSanbiagio in coordinamento con il Circolo Legambiente Sud Pontino e il Coordinamento Interregionale dei Pendolari. Si aprono spiragli positivi sui nuovi treni più confortevoli ma diverse sono le perplessità sulle modifiche all’orario di servizio in vigore, mentre continuano i guasti sulla linea, i disservizi, i ritardi, i sovraffollamenti e nel frattempo la situazione del progetto di messa in sicurezza e ripristino della tratta Terracina-Priverno/Fossanova si fa sempre più confusa tra passaggi di competenza nell’esecuzione della messa in sicurezza del Monte Cucca tra RFI, Comune di Terracina e Regione Lazio mentre arriva anche lo stop inaspettato del Consiglio Regionale. Si lavora alla predisposizione di un articolato dossier con l’obiettivo di far diventare la linea Roma-Napoli l’arteria principale della mobilità su ferro per lo sviluppo economico, sociale e culturale del Lazio e della Campania e alla attuazione di una mobilità nuova per favorire l’intermodalità sulla linea.

Il Circolo Legambiente di Terracina continua la mobilitazione permanente sul trasporto pubblico locale già annunciata per la campagna Pendolaria https://legambienteterracina.wordpress.com/2017/01/28/legambiente-ha-presentato-a-palermo-il-24-gennaio-scorso-il-rapporto-pendolaria-2016-la-linea-roma-napoli-via-formia-risulta-ancora-piu-infernale-dopo-la-recente-entrata-in/  viaggiando sulla tratta Roma-Priverno/Fossanova-MonteSanbiagio-Formia/Napoli insieme ai pendolari e ai turisti per cercare di individuare i problemi più significativi ma anche gli aspetti positivi del servizio e sta predisponendo un articolato dossier da portare al tavolo di confronto con la Regione e Trenitalia.  “Nei nostri viaggi sulla tratta FL7 effettuati nei giorni scorsi con il Comitato Pendolari di Terracina, Priverno e Monte San Biagio abbiamo potuto constatare positivamente la presenza di treni mediamente più puntuali e confortevoli (anche se un po’ freddi soprattutto la mattina presto) e condizioni di viaggio decisamente migliori rispetto ad alcuni anni fa. Treni più puliti, condizioni dei servizi igienici migliorate, maggiore cura degli accessi per le persone diversamente abili” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina, “ma la situazione continua ad essere esplosiva sul fronte della carenza e del sovraffollamento dei treni, dei continui disservizi, con guasti e cancellazioni tanto che appena qualche giorno fa i Pendolari della Stazione Priverno Fossanova alle 6 del mattino hanno protestato invadendo i binari della stazione per un guasto tecnico che aveva sospeso la circolazione ferroviaria, segno questo di un malcontento oramai difficilmente contenibile. Anche ieri il traffico sulla linea è stato fortemente rallentato sia in direzione Napoli sia verso Roma, per vari guasti, in più punti della linea, ai sistemi di distanziamento in sicurezza dei treni, registrando allungamenti dei tempi di viaggio fra gli 80 e i 120 minuti ed oggi fino a 90 minuti di ritardo per i treni in partenza da Roma per un convoglio guasto sulla linea tra le stazioni di Campoleone e Cisterna di latina. Una condizione davvero “infernale” per le migliaia di Pendolari costretti a subire un vero e proprio bollettino di guerra quasi giornaliero di problemi e malfunzionamenti del servizio.”.

In questi ultimi giorni sono state comunicate alle Amministrazioni Comunali e ai Comitati Pendolari della FL7 le possibili modifiche dell’orario ferroviario di Trenitalia licenziato dal tavolo permanente, aperto da Regione Lazio, Trenitalia, RFI e Regione Campania, che entrerà in vigore a partire dal prossimo 12 marzo, ma sono tanti ancora i nodi da sciogliere, e la stessa Regione ha dovuto ammettere di considerare questo orario ancora come “sperimentale” fino al 12 giugno, con la necessità di un costante monitoraggio per analizzarne eventuali criticità e prevedendo incontri di raccordo con i Comitati. Un nodo su tutti è quello della modalità stessa di costituzione di un tavolo permanente di lavoro in Regione Lazio, su cui i Comitati della intera linea e il loro Coordinamento interregionale si sono sempre mostrati attenti (si veda a tale proposito la lettera inviata alla Regione Lazio, Regione Campania, Trenitalia, RFI il 9 gennaio da tutto il Coordinamento Interregionale dei Pendolari che auspicava un incontro il 14 gennaio a Minturno, incontro riprogrammato poi dalla Regione per il 14 febbraio, ovvero un mese dopo la data auspicata e dopo che solo “alcuni Sindaci” delle città servite dalla linea FL7 avevano avuto una presentazione anticipata del nuovo orario) ma che sarebbe poi stato istituito “a loro insaputa”, in quanto nelle note uscite a mezzo stampa non vi era stato alcun riferimento specifico alla istituzione del tavolo e nè di quali fossero le modalità di lavoro e di scambio documentale con i Comitati, le Associazioni e le rappresentanze dei Pendolari.

La situazione di Terracina è oltremodo critica, vista la già disagiata situazione dovuta alla mancanza di una stazione funzionante (ricordiamo che la stazione di Terracina è purtroppo chiusa dal 2012 e versa in condizioni di degrado che abbiamo opportunamente documentato e che segnaleremo al tavolo di confronto regionale) che obbliga i pendolari e i turisti ad utilizzare i bus sostitutivi Trenitalia per i collegamenti con la stazione di Priverno-Fossanova e le navette (COTRI O COTRAL) per il collegamento con quella di Monte San Biagio.

“Pur apprezzando alcuni cambiamenti migliorativi (eliminazione del buco mattutino per arrivare a Roma nella fascia oraria 10:36-12:36, il ripristino della frequenza dei treni serali ogni mezz’ora al rientro da Roma in orario di punta, in particolare alle 20, manca pero’ il treno in partenza da Roma alle 19:56) segnalano al contempo un insopportabile allungamento dei tempi di percorrenza dei treni mattutini che aumentano il loro tempo di percorrenza in media di un quarto d’ora a fermate invariate per qualcuno (in particolare il treno 12204 che vedrà aumentato per chi parte da Priverno di 18 minuti il tempo di percorrenza per arrivare a Roma), mentre permane la forbice oraria dalle 5:45 alle 07:04 per i treni in arrivo a Roma (partenze da Priverno Fossanova rispettivamente alle 4:43 e alle 5:59). Manca poi un treno che arrivi a Roma in prossimità delle 7:00, lo chiedono i lavoratori del comparto sanità, sicurezza, scuola, chi lavora su turnazioni continue oltre moltissimi lavoratori privati che hanno la necessità di giungere a Roma prima delle ore 7:00. Sempre con il nuovo orario mancherà un treno che arrivi a Roma tra le 08:04 e le 08:59, anche questo intervallo di tempo infatti si presenta troppo ampio per le esigenze dei Pendolari. Nella fascia oraria mattutina 5-10 di arrivo a Roma con il nuovo orario mancheranno 2 treni rispetto all’orario precedente l’11 Dicembre 2016. Si è passati in questa fascia oraria da 11 a 9 treni. La grave mancanza è poi il taglio dei treni 5:50 e 6:56 partenti da Priverno che dall’ 11 Dicembre 2016 partono invece da Latina. Il Comitato Pendolari di Terracina e Priverno chiede pertanto il ripristino di questi treni utilizzati dai Pendolari del territorio i quali avevano la certezza di un viaggio confortevole avendo il posto a sedere sicuro e non dovendo risentire tali treni delle problematiche che spesso avvengono nelle stazioni che vanno da Priverno a scendere verso Formia e che costituiscono motivo di ritardi giornalieri. Tali treni inoltre permettevano una migliore distribuzione dei pendolari su tutti i treni con destinazione Roma evitando il sovraffollamento degli stessi” segnala il Comitato Pendolari di Terracina. I Pendolari di Monte San Biagio (stazione che nelle intenzioni di Trenitalia sembrerebbe avviarsi sempre più a diventare uno snodo primario della linea FL7 per la sua posizione strategica sulla Via Appia) esprimono parere parzialmente favorevole sul nuovo orario, pur sottolineando la permanenza di alcuni problemi come ad esempio i tempi di percorrenza nella fascia oraria dalle 6:00 alle 8:00 e la mancanza dei collegamenti nella prima fascia mattutina in modo da evitare che l’arrivo a Roma possa avvenire unicamente alle ore 5.45 o alle ore 7.04, anche e soprattutto per evitare il sovraffollamento dei pochi treni in fasce orarie critiche, e le irrisolte problematiche dei pendolari in arrivo e partenza dalle stazioni intermedie, come Pomezia e Torricola, ed esprimendo parere contrario ad una ipotetica fermata eccezionale a Fondi del treno delle 14.56 da Roma solo per venire incontro alle esigenze di pochi lavoratori del comparto ortofrutticolo mentre da lunedì 20 febbraio, dopo due mesi di richieste e solleciti visto i numerosi bus COTRAL vuoti per mancata coincidenza, sono finalmente entrate in vigore anche alcune importanti modifiche dell’orario COTRAL che interessano le stazioni FS di Terracina e Monte San Biagio con una rimodulazione oraria di oltre 100 corse per migliorare le coincidenze con la linea FL7.

Il Coordinamento Interregionale ribadisce comunque nell’ultimo comunicato di febbraio l’importanza di tornare al metodo su cui era basato l’orario antecedente all’11 dicembre 2016, ovvero all’abolizione di ogni esperimento di modello di “rottura di carico” su cui si fonda l’attuale orario di servizio con scelte che inequivocabilmente hanno portato al drastico peggioramento dello stesso. Il Coordinamento sta presentando in queste ore un articolato documento di proposta alla Regione con le principali richieste provenienti dai diversi Comitati sulla tratta FL7. Il Coordinamento si pone l’obiettivo di far diventare la linea Roma-Napoli l’arteria principale della mobilità su ferro e lo strumento indispensabile allo sviluppo economico, sociale e culturale del Lazio e della Campania e a tal fine il Circolo Legambiente di Terracina con il Circolo Sud Pontino e con i Circoli limitrofi della Campania sono stati subito attivi per rafforzare l’azione in corso del Coordinamento Interregionale, garantendo una mobilitazione permanente al fine di potenziare il ruolo della tratta FL7 rendendola centrale per la politica del trasporto su ferro della Regione Lazio. Questo  anche  attraverso un progetto di trasformazione che doti la tratta di tutte le caratteristiche rilevanti per una mobilità più sostenibile, favorendo una inter-modalità “Bici in Treno”, con un uso combinato della bicicletta e del trasporto pubblico, inter-modalità che rappresenta uno dei punti chiave della proposta di legge regionale sulla “Mobilità Nuova” presentata dalla Consigliera Regionale Cristiana Avenali, componente della Commissione Mobilità, attualmente in attesa del parere della commissione bilancio e del passaggio all’esame del Consiglio, al fine di disincentivare sempre più l’uso dell’auto privata e scegliere un mezzo di trasporto  più pulito.

Sul versante dei lavori per il ripristino della tratta Terracina-Priverno Fossanova la situazione si fa invece sempre più confusa e a preoccupare sono la finanziabilità e i tempi di realizzazione delle opere previste. La proposta presentata dal M5S di porre il tema dei lavori di ripristino all’Ordine del Giorno della seduta del 15 febbraio scorso del Consiglio Regionale è stata inaspettatamente bocciata, mentre solo un anno fa, il 12 gennaio 2016, quello stesso ordine del giorno era stato invece approvato all’unanimità. Ad oggi sembra esserci un conflitto di attribuzione di responsabilità, tra Regione e Comune, dei lavori di messa in sicurezza del Monte Cucca, mentre RFI sembra oramai “pericolosamente” uscita di scena, nonostante sia suo il progetto approvato in Conferenza dei Servizi e passato al vaglio del Comitato Lavori Pubblici. Vale la pena ricordare che la Regione Lazio aveva già concesso nel 2012 al Comune di Terracina un contributo straordinario di quattrocento mila euro (Determinazione N. A11556 del 12 novembre 2012) per l’esecuzione di un intervento per la messa in sicurezza dell’area che però era risultato insufficiente per la riapertura della tratta ferroviaria.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.


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