100 giorni per le Linee Programmatiche 2016 – 2021

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TERRACINA – Dopo circa 100 giorni dalla riconquista del Palazzo comunale, il sindaco Procaccini, nell’ultimo consiglio comunale, ha portato all’attenzione della città il documento concernente le linee programmatiche, un atto fondamentale e di legge che chiude il cerchio della fase ludica del dopo elezioni.

Un documento composto di 20 pagine, preceduto dall’accattivante titolo Terracina una città bella, fiera e libera, che tenta di rifare il verso alle vincenti suggestioni della campagna elettorale.

Nell’amministrare, però, le fascinazioni e gli slogan hanno un valore pari allo zero cosmico.

Dicevamo, venti pagine, il cui contenuto non ci convince e forse non persuade neanche l’estensore e la maggioranza consiliare del sindaco, che pure l’hanno approvato.

Un documento programmatico ridotto nella sostanza a un elenco della spesa, modulato sulle competenze assegnate agli assessori, che dalla teoria dovranno passare a far vedere cosa sono in grado di fare, oltre al presenzialismo, le foto e i discorsi di circostanza mostrati alla città in quantità industriale.

Per i servizi sociali e le politiche della famiglia, il sindaco rileva: “E’ giunto il momento di cambiare passo e metodo” .

Evidentemente scrivendo questo incipit pensava alle tante incongruenze che negli ultimi anni l’Azienda Speciale Terracina ha testimoniato in negativo.

Ed ecco allora che all’assessore di riferimento tra gli obiettivi da raggiungere avrà quello della tutela della famiglia, la valorizzazione degli anziani, i fattori di aggregazione giovanile, l’immigrazione.

Per questi richiami basterebbe riportare alla memoria lo stato in cui sono costretti a condividere gli spazi ricreativi gli anziani, i tanti disagi che provengono dal mondo giovanile in una città capace solo di farli “sballare” il fine settimana, obbligando le forze dell’ordine agli straordinari.

Facendo poi finta di non ricordare lo stato brado in cui vivono gli immigrati di Borgo Hermada e della zona delle Capanne.

Nel segmento dei lavori pubblici e arredo urbano spicca tra gli obiettivi di mandato la gestione efficiente e sostenibile degli impianti sportivi, la manutenzione e decoro della città, lo sviluppo delle infrastrutture per la crescita del territorio, periferie e sicurezza.

Criticità che saranno risolte con una serie di azioni, che passano dall’allargamento del ponte dell’ospedale alla riqualificazione della Torre dell’Acquedotto a Borgo Hermada, alla costruzione di una vasca di decantazione e sistema di segnalazione acustica di pericolo in zona la Fiora.

L’urbanistica, negli intendimenti dell’amministrazione, fa la sua figura con il piano strategico di sviluppo e la definizione, finalmente, delle aree C4 e C5, lo sviluppo in sinergia con altri enti territoriali dell’area C2 e la concretizzazione della variante di nord –ovest.

L’assessore al bilancio si dovrà poi ritenere soddisfatto degli impegni che gli sono stati predisposti.

Entro il 31 dicembre si uscirà (così è scritto) dal dissesto, con la revisione delle imposte e tasse e dei servizi a domanda individuale.

Da non dimenticare poi la fiscalità equa e sostenibile.

Sul fronte dell’economia, commercio, agricoltura, caccia, pesca, portualità e demanio, l’orientamento programmatorio conta su “quello intelligente”, con l’istituzione delle botteghe storiche, la via del moscato, lo sviluppo dei posti barca, la riqualificazione dell’area portuale, del mercato Marina oltre la pedonalizzazione di via del Rio.

La cultura e il turismo avranno invece il suo sicuro rinascimento attraverso la destagionalizzazione dei flussi turistici, il riassetto e la riorganizzazione dell’ufficio turistico, la creazione di aree camper nel centro città (anche con il sostegno dei privati).

Ma è sulla trasparenza, la legalità e dialogo tra amministrazione e cittadini che si gioca forse la partita più importante, con la istituzione di una web-tv per la diretta del consiglio comunale, l’utilizzo dei social network non solo per una comunicazione unidirezionale ma anche come valutazione dell’operato dell’amministrazione da parte dei cittadini.

Per l’ambiente e i trasporti, infine, solo il meglio.

Ci sarà infine il mantenimento degli attuali livelli di raccolta differenziata ma anche (alla scadenza del contratto) un nuovo piano per la raccolta rifiuti “Orientato verso la riduzione degli stessi, la premialità della differenziata, la puntualità delle tariffe (che nel frattempo è di nuovo aumentata)”.

Senza fare una critica che oggi apparirebbe fuori luogo, un dubbio mi assale (si fa per dire): sarà in grado la truppa del governo cittadino affrontare e vincere le sfide contenute nel documento programmatico presentato in Consiglio?

Una curiosità ultima: ma quando si scrive titolando “Liberi”.

Liberi da chi e da cosa? Sarebbe bello che qualcuno lo spiegasse in maniera chiara.

 

Gina Cetrone

Movimento politico “Sì Cambia”

 


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