Al D’Annunzio di Latina “Pour un oui ou pour un non” con Orsini e Branciaroli

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LATINA – Torna la prosa al D’Annunzio e torna con due grandi nomi del Teatro italiano Umberto Orsini e Franco Branciaroli diretti da Pier Luigi Pizzi altro nome storico del panorama nazionale. Si torna al teatro sotto il segno della tradizione consegnando a due grandi artisti il compito di accogliere il pubblico in una sala chiusa per troppo tempo ed oggi finalmente restituita alla città. Quasi un gioco quello che Nathalie Sarraute, grande autrice francese di origine russa, intraprende nel testo. Un gioco legato alle parole, legato alla comunicazione ed alla disperante facilità di cadere nell’incomprensione. Semplice ed appassionante come deve essere il teatro. Appassionante come deve essere una sfida e la sfida del D’Annunzio è tutta qui: ricostruire un teatro è scoprire di nuovo cosa ci accomuna e cosa ci distingue, cosa ci unisce e cosa ci divide al di là, spesso, di quello che diciamo e forse di quello che pensiamo: “Pour un oui ou pour un non” parla esattamente di questo. La commedia di Nathalie Sarraute, una delle più importanti scrittrici francesi della seconda metà del novecento e che ha occupato un posto importante nell’alchimia tra teatro dell’assurdo e teatro del quotidiano, mette al centro della scena la forza delle parole in una ragnatela di incomparabile abilità. Due amici che si ritrovano dopo un non motivato distacco si interrogano sulle ragioni della loro separazione e scoprono che sono stati i silenzi tra le parole dette e soprattutto le ambiguità delle “intonazioni” a deformare la loro comunicazione aprendola a significati multipli e variati. Ogni “intonazione” può essere variamente interpretata dalla disposizione d’animo di chi l’ascolta. Questo è il tema centrale di “Pour un oui ou pour un non” titolo che si può semplicemente tradurre con “Per un sì o per un no” ma che in realtà significa molto di più e che nella nostra lingua ha solo un’apparente valenza speculare. “Per un sì o per un no” è quel nulla che può cambiare tutto, quel nonnulla che provoca lacerazioni profonde, ferite insanabili. La prosa della Sarraute, nella sua complessità, è un banco di prova per due manipolatori della parola quali Franco Branciaroli e Umberto Orsini che si ritrovano sulla scena dopo tanti anni per dare vita con la loro abilità al terribile gioco al massacro che la commedia prevede. A guidare questo gioco sarà uno dei maestri indiscussi dello spettacolo, Pier Luigi Pizzi, che ritorna al suo antico amore per la prosa ben noto a chi lo ricorda tra i collaboratori più assidui della “Compagnia dei giovani” fin dai suoi inizi. Per info e prenotazioni 3925407500


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Giornalista, organizzatrice oltre che conduttrice di eventi e uffici stampa. Laureata in Lettere. Ho mosso i primi passi in radio e vi sono rimasta per 14 anni e mezzo. Per cinque anni Ufficio Stampa del Comune di Latina. Ho attraversato tutti i mezzi di comunicazione: radio, tv, cartaceo, on line (ci vorrebbe troppo spazio per elencare tutte le testate!). Sono una lettrice accanita e scrivo per passione racconti gialli e noir. Perché News-24.it? E’ fresco, veloce e non ci sono fake-news.