La Città dei Polli, in seguito Arbor Acres Farm S.p.A., ebbe origine nei primi anni ’50 su iniziativa dell’imprenditore edile romano Armando Zaccardi. Progettata dall’Ing. Moscardini e realizzata grazie ai contributi della Cassa del Mezzogiorno, era considerata l’azienda avicola più grande d’Europa. La Cassa per il Mezzogiorno finanziò con mezzo miliardo l’industria, sorta sulla strada statale 148 ad Aprilia. Ora sono rimasti solo poche strutture abbandonate, è sorta in quell’area un quartiere residenziale. Era tutto all’avanguardia con sale di incubazione, reparti di confezione, capannoni di ultima generazione, garanzie di igiene e professionalità. Zaccardi ingaggiò tecnici indiani, manodopera specializzata, arrivando a produrre 3000 polli al giorno. I mercati di Roma e Milano venivano raggiunti da stive di moderni autotreni frigoriferi con i polli avvolti in sacchetti di cellophan. Le massaie erano un po’ diffidenti in quel periodo, preferivano quello consideravano un pollo ruspante. Nel 1957 la società entrò in crisi, una forte diminuzione delle richiesta portò alla chiusura. La Cassa per il Mezzogiorno aveva promesso un finanziamento di altri 350 milioni, il mandato i pagamento fu emesso quando erano rimasti i solitari galli di cemento che addobbavano le vasche dell’ingresso.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.