LATINA – Carnevale: “Ben venga un comitato per il nuovo Ospedale, Latina non può essere la cenerentola della Regione Lazio”. Anche il consigliere comunale indipendente, Massimiliano Carnevale interviene nel dibattito sulle condizioni in cui versa il Santa MAria Goretti e sulla necessità che tutte le forze politiche locali lavorino per realizzare un nuovo ospedale. “Se da una parte questa pausa estiva ha evidenziato ancora di più’ la sufficienza con cui questa maggioranza affronta i problemi della nostra città – scrive nella sua nota stampa Carnevale – di buono c’è stato sicuramente l’aver posto al cento del dibattito la questione relativa alla nostra sanità. In particolare mi riferisco alla opportunità di implementare gli spazi dell’attuale ospedale o rispolverare l’idea di una struttura completamente nuova in un’area già di proprietà pubblica a ridosso di Borgo Piave. A tal proposito rivendico con orgoglio di essere stato uno dei consiglieri che nel 2003 votarono la delibera che individuava l’area che, come già detto, si inseriva in un asse viario che serviva facilmente sia il territorio cittadino sia gli utenti del resto della provincia.
Capisco chi oggi sostiene la necessità di adeguare gli spazi dell’attuale struttura a cominciare da un pronto soccorso che troppo spesso assume i connotati di un ospedale da campo e che si regge solo grazie all’alta professionalità del personale medico e paramedico ma credo che debba finire la storia di vedere latina come la cenerentola della regione, non si può più pensare alla sanità di un’area vasta come quella che serve il Santa Maria Goretti lasciata alla mercé di una struttura obsoleta e troppo spesso incapace di rispettare la dignità del malato. Latina e’ la seconda da città del Lazio e come tale ha diritto ad avere una struttura moderna e in grado di garantire le giuste risposte ai suoi cittadini, così come è opportuno pensare ad un padiglione apposito per l’università e porre finalmente fine ad una commistione che troppo spesso mortifica le giuste aspettative delle nostre professionalità mediche.
Bisogna dire basta ad una classe politica che per anni non ha saputo o voluto porre al centro del dibattito politico regionale e locale quello che per la nostra città e’ un tema prioritario e dobbiamo dire basta anche a chi cerca delle soluzione che appaiono come pagliativi o delle pezze come nel caso dell’alta diagnostica,
Ben venga, dunque, l’idea di un comitato che abbia la forza di proporre soluzioni concrete, facilitare l’individuazione di partners per la realizzazione di un eventuale progetto ma soprattutto risvegliare l’orgoglio e l’appartenenza di rappresentanti politici troppo spesso miopi o distratti
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