“Cento domeniche” fa una disamina drammatica sulla fiducia incondizionata della clientela verso il sistema bancario

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Titolo: Cento domeniche

Durata: 90 min

Genere: dramma

Regia: Antonio Albanese

Soggetto: Antonio Albanese e Piero Guerrera

Sceneggiatura: Antonio Albanese e Piero Guerrera

Musiche: Giovanni Sollima

Produzione Paese: Italia, 2023

Cast: Antonio Albanese, Donatella Bartoli, Liliana Bottone, Sandra Ceccarelli, Elio De Capitani, Maurizio Donadoni, Giulia Lazzarini, Carlo Ponta, Bebo Storti, Marianna Folli, […]

Un Antonio Albanese straordinario e coinvolgente, nei panni del protagonista Antonio Riva di Cento domeniche, racconta e interpreta, con la singolare vocazione mordace e la sagacia attoriale che gli appartengono e che lo caratterizzano, un dramma popolare dei nostri tempi. Il film è ispirato verosimilmente al famoso fallimento delle banche venete di otto anni fa, che ha visto soffrire molti clienti e le loro famiglie ridotte alla fame a causa di proposte risultate poi ipocrite, ciniche e fallaci. Clienti soprattutto pensionati che fidandosi dei loro interlocutori bancari si sono limitati soltanto a firmare le decine di fogli illeggibili e incomprensibili che gli vengono sottoposti sulla base di informazioni talvolta errate o infondate.

La storia di Cento domeniche si svolge in un paese della provincia di Lecco talmente piccolo che tutti gli abitanti sanno tutto di tutti, ad eccezione di Antonio, il più bravo tornitore dell’azienda, che, andato in pre-pensionamento, quando di lavoro non ce n’era più tanto, conduce una vita tranquilla tra giochi a bocce con gli amici, la coltivazione dell’orto, la cura della vecchia madre Sara (Giulia Lazzarini) e qualche scappatella con l’amante (Donatella Bartoli).

Un giorno la figlia Emilia (Liliana Bottone), a cui è legato profondamente, gli dà la bella notizia che deve sposarsi. La felicità di Antonio è così immensa che vuole contribuire completamente alle spese del matrimonio per la realizzazione di questo suo sogno che porta in serbo da quando Emilia era ancora in fasce. Va in banca, dove ha accumulato un piccolo tesoretto all’uopo, ma scopre che i suoi soldi sono stati investiti in azioni a sua insaputa e viene invitato – si fa per dire -, a sottoscrivere un mutuo per non perdere i vantaggi accumulati. Firma, allora, tanti fogli come ha fatto sempre, fidandosi ingenuamente del nuovo direttore Gilardi (Stefano Braschi) sotto la cui gratuita confidenza si cela una truffa che Antonio scoprirà gradualmente e amaramente, mandando all’aria i sogni di tutta una vita.

Albanese al suo quarto film come regista costruisce pian piano il dramma di Antonio, un lavoratore, uno dei tanti, che ha lavorato e fatto sacrifici per tutta la sua vita per realizzare un suo sogno attraverso ciò che è essenziale nello svolgersi della quotidianità. E lo fa con semplicità costruendo di pari passo i sentimenti e le emozioni che un uomo comune prova dalle azioni modeste ma significative e dai fatti genuini e familiari che mettono in auge la sua manifesta onestà e il suo profondo senso di rispetto a cui dà il corrispondente valore contenutistico profondo. Ogni fatto infatti, anche quello che appare banale è un dettaglio che contribuisce assieme a tanti altri a costruire un grandangolo che raggiunge una maggiore potenza drammatica.

 “Cento domeniche”, che corrisponde alla durata di circa due anni, è il periodo in cui un suo collega, piuttosto che ricordarsi di santificare le feste come recita il terzo comandamento biblico, dopo il lavoro in fabbrica per cento settimane, ogni domenica per cento volte di seguito andava a lavorare per costruirsi personalmente la propria casa.

Cento domeniche è stato presentato in anteprima nazionale nella sezione Grand Pubblic della Festa del Cinema di Roma 2023.

Filmografia

Uomo di acqua dolce (1997), La fame e la sete (1999), Il nostro matrimonio è in crisi (2002), Contromano (2018), I topi (serie TV, 2020).

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).