ITALIA – Il web sta progressivamente cambiando la vita degli italiani, modificando le abitudini di consumo, che tendono sempre più verso l’e-commerce. Questo fenomeno, che ha ormai preso piede ovunque, continua ad evolversi anche grazie alla maggiore sicurezza nelle transazioni online.
Ma diamo un’occhiata ai dati, per comprendere meglio l’andamento del mercato.
I dati sull’e-commerce in Italia
Secondo la ricerca Nielsen ultimamente si è verificato un incremento significativo degli acquisti tramite web, soprattutto nei settori dei beni al consumo più comuni, ma con una buona performance anche per quei settori che recentemente hanno visto uno sviluppo digitale, come quello della spesa e del cibo pronto a domicilio. Un segnale che dimostra come stia crescendo la fiducia dei consumatori nei confronti delle piattaforme di commercio elettronico, anche riguardo ai settori meno gettonati come gli alimenti freschi.
Anche in Italia il mercato al consumo sta registrando dei segnali interessanti, in particolar modo per quelle aziende che hanno scelto di inserire i propri prodotti online, soprattutto per i business legati ai settori del “tempo libero”, come libri e viaggi, ma anche abbigliamento e accessori di vario genere.
Nel dettaglio, si è registrato un aumento della domanda dei prodotti per la cura del corpo e della persona, il 12% del totale degli acquisti online, dopo i settori classici dei viaggi, libri, musica e moda che registrano in totale il 61%, mentre cresce il mercato del cibo pronto a domicilio.
È molto interessante anche dare un’occhiata ai dati che riguardano gli incrementi di acquisto tra il 2017 e il 2018 nei vari settori. Quello dei viaggi infatti è cresciuto del 9%, libri e musica del 5%, la moda e l’arredamento dell’11%, il settore “beauty” del 12%, l’elettronica del 7% e i prodotti per animali del 5%. Crescono anche gli alimenti confezionati del 18% e del 7% quelli freschi a domicilio. Tutto ciò nonostante i dati di accesso al web in Italia siano ancora molto deludenti.
I dati di accesso al web in Italia
Infatti, secondo le indagini pubblicate da Eurostat, l’Italia si trova in quartultima posizione in Europa per quel che riguarda gli accessi ad Internet, e fa registrare una cifra di utenti connessi che non raggiunge neanche i 3/4 della popolazione, contro una presenza media europea sul web vicina ai 9 decimi. Un dato che, tra l’altro, ci vede scendere pure di un posto, rispetto al 2007, riposizionandoci dal 23° al 24°. Insomma, tirando le somme di dieci anni il processo di digitalizzazione sembra non aver raggiunto i risultati sperati.
Inoltre la situazione non è brillante neanche per chi studia, visto che l’Italia risulta uno dei peggiori paesi per quel che riguarda il numero di studenti che hanno accesso al web, che ormai è un supporto allo studio imprescindibile. Può sembrare un dato non importante ma, nei fatti, vuol dire negare al 6% di coloro che si avviano al mondo del lavoro, la possibilità di avere gli strumenti indispensabili per una formazione completa.
Certo le nuove tecnologie stanno aiutando la diffusione delle connessioni web, diversi passi in avanti sono stati fatti portando il web in quei punti che fino a qualche anno fa rimanevano fuori dalla rete: è il caso della rete LTE di Linkem che permette di connettersi ad internet senza limiti.
Fortunatamente qualcosa si sta muovendo anche nel mondo della scuola, dato che il MIUR sta investendo 35 milioni per fare ripartire e migliorare il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, e cercare di superare, almeno in parte, le attuali lacune.

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