«Duna, laghi costieri, foresta e opere di bonifica: i beni da custodire del Parco Nazionale del Circeo», il convegno a Sabaudia

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SABAUDIA – E’ stata costituita in Sabaudia l’associazione di volontariato «Centro Studi Nello Ialongo – ODV-» che, nel rispetto delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale consacrate nello Statuto, si propone di dare continuità all’opera di difesa della duna e della laguna di Sabaudia, condotta con lungimiranza dal geologo Nello Ialongo, con studi e relazioni e sollecitazioni ai vari livelli istituzionali sulla necessità di interventi finalizzati alla salvaguardia ed alla conservazione delle condizioni dell’ambiente, ferito da frane, smottamenti, incendi, alluvioni.
In particolare il dott. Ialongo si era adoperato durante tutta la sua vita per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle acclarate criticità della duna, nell’arco costiero tra Torre Paola, in Comune di Sabaudia, e Torre Astura, ricadente nei Comuni di Latina e Nettuno.
L’associazione promossa dall’onorevole Carelli, già parlamentare regionale e nazionale, vede tra i soci alcune riconosciute personalità del mondo scientifico ed ha come presidente Giuseppe Procaccini, tra il 1996 ed il 2000 Prefetto di Latina. Oltre ad interfacciarsi con gli Enti e gli Organismi interessati, essa intende svolgere attraverso il lavoro specialistico di professionisti, tra i più affermati nel campo della difesa ambientale e paesaggistica, un’opera di divulgazione, sensibilizzazione e informazione sui devastanti processi erosivi in corso da decenni causati dalla urbanizzazione delle retrospiagge e dal mancato apporto di fiumi e canali in termini di ripascimento naturale degli arenili, fenomeni, peraltro, iniziati ben prima che si cominciasse seriamente a parlare di cambiamenti climatici.
La comunità scientifica è ormai unanime nell’individuare il nesso causale tra emissioni climalteranti, riscaldamento globale ed aumento degli eventi estremi, non riconducibili ad una normale variabilità climatica. L’unico approccio corretto sembra, quindi, quello fondato sul metodo scientifico, condiviso dalle comunità accademiche e dai centri di ricerca di tutto il mondo: raccogliere dati, formulare ipotesi e modelli, verificarne la fondatezza alla luce dei dati acquisiti, pubblicare i risultati delle ricerche sottoponendoli al confronto e al dibattito pubblico, prima di procedere alle indispensabili opere di conservazione, recupero e rivitalizzazione.
L’Associazione si propone poi di allargare a fasce più estese di popolazione la consapevolezza della necessità sempre più impellente di adeguati ed appropriati interventi di mitigazione: non in termini di sola resistenza costiera (con scogliere, pennelli, ripascimenti), che sembrano spostare i problemi di località in località, di spiaggia in spiaggia, ma di opere di più ampio raggio e respiro, con la rinaturalizzazione dei litorali nel contesto di una governance di livello decisionale e con una opportuna, autorevole cabina di regia.
L’allarme sullo stato di salute delle coste si trascina da anni tra inadempienze, sottodimensionamento, cure palliative sporadiche che hanno finito per acuire i già diffusi danni legati all’erosione, mettendo anche in ginocchio imprese operanti sui litorali e sottraendo molte porzioni di spiaggia alla fruizione pubblica. L’ ISPRA ha recentemente sottolineato che per il Lazio si sarebbero perduti circa 2 milioni di mq di arenile per un valore economico diretto pari a circa 3 miliardi di euro.
L’azione dell’Associazione sarà quindi duplice:
raccogliere, catalogare ed implementare – con l’auspicato coinvolgimento di Enti Locali disponibili – studi e ricerche ambientali, e più in generale sull’erosione costiera. Ci si prefigge poi una successiva diffusione attraverso convegni ed incontri nel contesto della più avanzata cultura scientifica in tema di tutela ambientale e lotta all’erosione costiera;
stimolare, proporre ed adoperarsi per la realizzazione di interventi specialistici per la tutela, sistemazione e conservazione dell’ambiente e dei relativi litorali, in stretto raccordo di collaborazione con gli Enti Locali ed Organismi operanti nell’ambito naturalistico paesaggistico.
«Ambiamo a svolgere un ruolo propositivo e di stimolo verso le comunità politica e scientifica»- ha dichiarato il Presidente Giuseppe Procaccini –«al fine di vedere realizzate le migliori iniziative ed opere che siano oggi disponibili per la difesa dei territori e dell’ambiente. Per questo abbiamo, come inizio, organizzato un Convegno a Sabaudia sabato 25 novembre p.v., presso la Sala Conferenze del Centro Visitatori del Parco Nazionale del Circeo, che avrà come temi la duna, i laghi costieri, la Foresta e le opere di Bonifica, beni essenziali da difendere nel Comprensorio del Parco».


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