Ercole Il cavaliere di Cisterna

55

È la narrazione che ci rende umani. La narrazione corrisponde sempre, in un modo lineare, alla esperienza umana.                                                                 George Steiner

Nel percorso scritturale di Salvatore D’Incertopadre, il romanzo Ercole Il cavaliere di Cisterna rappresenta la settima tappa del suo impegno letterario che dimostra ancora una volta l’interesse e il potenziale narrativo dell’autore. Questo libro di Salvatore è una saga familiare, lunga un quarantennio, che si dipana in 18 capitoli, senza mai un calo di tensione narrativa, nei quali è raccontata la grande Storia attraverso gli effetti che questa ha sulle persone comuni come Ercole, la madre Maria e gli amici  Natale, Amedeo e altri personaggi che vivono nel territorio pontino.

Un romanzo-mondo nel quale, attraverso le vicende personali del giovane Ercole, l’autore ripercorre la storia del secolo scorso, tra le due guerre mondiali. Tanti eventi storici che l’autore riesce a gestire con grande maestria dentro la cornice di una trama costruita con molta precisione e ricca di avvenimenti che riguardano singole persone, famiglie, gruppi di amici e comunità.

Questa ulteriore prova letteraria di Salvatore può essere inquadrata come un romanzo di formazione, di iniziazione e di educazione perché narra la storia interiore del protagonista, Ercole, un giovane che vive la sua esistenza tra avvenimenti storici di rilievo, come i maggiori conflitti del “secolo breve”; la storia di un’infanzia e di un’adolescenza avventurose in cerca di una identità personale difficile da raggiungere, sul piano psicologico ed esistenziale, per una normale crescita e una equilibrata maturità.

Ercole Il cavaliere di Cisterna è avvicinabile a un romanzo di formazione incentrato sul rapporto madre e figlio, che per certi aspetti fa venire in mente opere come Agostino di Alberto Moravia, L’isola di Arturo o La storia di Elsa Morante e Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, perché il racconto, nel seguire la crescita e la formazione di Ercole, si offre, con sincerità assoluta, come un’autentica esperienza di vita, piena di ostacoli e di prove da superare per diventare adulti.

Nello snodarsi della narrazione sono descritti anche illustri personaggi storici come Mussolini, Badoglio, Cencelli, Frezzotti, Di Crollalanza, il maresciallo Graziani, il conte Ciano, che hanno punteggiato la storia italiana durante il periodo del fascismo, e anche il generale Eisenhower.

I principali temi del romanzo sono l’amore tenero e delicato tra una madre e un figlio, il lavoro, la guerra con le sue distruzioni e profonde ferite nel corpo, nella mente e nell’animo, l’esaltazione della patria, l’amicizia sincera e leale.

Il racconto delle vicende personali e familiari dei protagonisti del romanzo si intrecciano con le vicende storiche ricostruite in maniera puntuale: la nascita del fascismo con le sue violenze, soprusi e spregiudicate azioni squadristiche, la conquista del potere, le guerre con gli inutili bagni di sangue, la rovinosa caduta del regime, il provvidenziale sbarco degli alleati, il felice ritorno a casa dopo la guerra e il radicale mutamento politico e civile della società dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Il fascismo è raccontato, oltre che nei suoi miti e nelle leggende (la sirena che canta Faccetta Nera), nei costumi, nei pregiudizi (“prendere ordini da una donna è contro natura”), negli atteggiamenti autoritari, anche caricaturali, nei riti spesso teatrali, spettacolari, vuoti e talvolta ridicoli, nelle cerimonie pubbliche (raduni, adunate, cortei, spedizioni punitive contro gli antifascisti), nel tempo libero, nelle organizzazioni sindacali, politiche, partitiche e nella ricerca del lavoro ai tempi della bonifica.

Il racconto, sulla base di ricerche storiche meticolosamente documentate, ha come teatro d’azione, i vari tentativi di bonifica del territorio pontino, nei diversi periodi storici, la descrizione delle città pontine, in particolare Cisterna (un piccolo centro rurale a sud di Roma), Littoria, la prima “città nuova” costruita durante il periodo fascista, Sabaudia e Pontinia descritte nelle loro inaugurazioni, Borgo Podgora e altri borghi importanti per lo sviluppo rurale della terra pontina.

Nel quadro narrativo del romanzo, pieno di travestimenti, invenzioni e artifici, si mescolano forme stilistiche e modi espressivi molto diversi: narrazioni di avvenimenti storici, ricostruiti attraverso brani di discorsi ufficiali, descrizioni di personaggi ben delineati nei loro profili umani e psicologici, rappresentazioni di dialoghi diretti tra i protagonisti delle vicende raccontate con viva partecipazione. I punti cardine della scrittura di Salvatore D’Incertopadre sono la trama, il ritmo, la prosa di ampio respiro e la perizia narrativa e descrittiva della  psicologia dei personaggi.

Uno stile avvincente, attraverso una vasta gamma di registri, caratterizza il romanzo nella descrizione oggettiva della realtà, nel racconto lineare dei fatti, nella messa a fuoco dei singoli personaggi e dei loro sentimenti di tenerezza, di rabbia e di gioia. L’autore riesce a cogliere il tono, il respiro e gli accenti del discorso parlato dei suoi personaggi.

Il talento narrativo di Salvatore D’Incertopadre, ben noto già per le precedenti esperienze letterarie, si manifesta nel linguaggio asciutto, essenziale e appassionato nelle espressioni gergali, funzionale alla fluidità del racconto. L’intensità della scrittura naturale e controllata dell’autore avvolge il lettore in un labirinto di sensazioni e passioni, di emozioni e di sentimenti che interseca i personaggi e il loro mondo interiore.

Ercole Il cavaliere di Cisterna è un libro interessante, che procede con lo stesso ritmo di un film d’azione soprattutto nel trascinante racconto dei vari conflitti bellici; un romanzo coinvolgente, al quale non resta che augurare il successo di attenzione e di pubblico che sicuramente merita.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteMario Piattelli, Ordinario di Chimica Organica presso l’Università di Catania, ieri ci ha lasciato
Articolo successivoClaudia Artuso e Paola Acciarino, Arte a porte aperte a Latina in via Isonzo