“Fortuna”, con una scenografia onirica, è la descrizione di una vita infranta senza fare moralismo

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Titolo: Fortuna

Regia: Nicolangelo Gelormini

Sceneggiatura: Massimiliano Virgilio, Nicolangelo Gelormini

Produzione Paese: Italia, 2019

Cast:  Valeria Golino, Pina Turco, Libero De Rienzo,Cristina Magnotti, Anna Patierno, Libero De Rienzo, Giovanni Ludeno, Marcello Romolo, […]

Il film Fortuna è una una fiaba surrealista senza tempo in cui la bambina protagonista Nancy (Cristina Magnotti) svolge la sua esistenza misteriosa ed ermetica originata da un trauma, di cui lo spettatore si sforza di comprenderne la causa sin dai primi momenti. Nancy è sballottolata tra gli affetti della madre premurosa e amorevole, Rita (Valeria Golino), che cerca di procurarle ogni conforto e ogni bene, e l’incurante psicologa Gina (Pina Turco), che invece di provvedere a curarla pensa a chattare con il suo smartphone senza sforzarsi di intervenire sulla sua psiche sconvolta e trovarne il giusto rimedio. Due comportamenti, quello di Rita e quello di Gina, così contrastanti e asimmetrici che, ad un certo punto, la bambina nella sua immaginazione inverte il ruolo della madre con quello della psicologa. La bambina, infatti, vede in Gina la madre scontrosa che l’ha trascurata, non l’ha protetta e probabilmente essendo la causa di ciò che le è successo la rende colpevole, mentre in Rita ravvisa quel che la psicologa avrebbe dovuto fare, cioè cercare di curarla e proteggerla in modo preciso e accurato. Nancy sicuramente è uscita dal suo stato di normalità per aver subito qualcosa di grave che le ha scalfito profondamente e intimamente la coscienza al punto tale che non riesce a parlare, provocandole quel che Rita chiama “sindrome da disorientamento temporale” che, come dice la parola temporale, è come la pioggia, poi passa.

Lo stesso ambiente in cui Nancy vive è desolato e dimenticato, lontano da un mondo popolato, chiassoso  e gridato che si trova sicuramente a pochi chilometri di distanza, e che nel suo palese e grigio squallore esprime un silenzio assordante, sconvolgente e irrimediabilmente triste che esprime per isomorfismo quello stesso silenzio fragoroso  che la bambina esprime e che detta palesemente il grave torto che ella con violenza ha ricevuto. Nancy, allora, impaurita della realtà, si immerge nella propria vita interiore e per sopravvivere in modo istintivo si crea un mondo tutto suo, immaginando di essere una principessa extraterrestre che si chiama Fortuna e che spera di fare ritorno nel luogo da dove è venuta perché non riconosce come suo quello stesso luogo dove sfortunatamente è capitata.

Il film Fortuna è il primo lungometraggio di Nicolangelo Gelormini, già aiuto del regista di Paolo Sorrentino, che, ispirandosi ad una storia vera, ha diretto in modo garbato, senza sbavature e senza moralismo. Il film per la sua vena artistica e per l’argomento trattato è stato presentato alla 15^ Festa del Cinema di Roma 2020 ed ha ottenuto due nomination (Migliore attrice a Valeria Golino, Migliore attrice non protagonista a Pina Turco)) ai Nastri d’Argento 2021.

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).