Furia di Romiti: “Per il mercato Ittico c’è un bando del 2010 che non viene rispettato”

Prevedeva un investimento di 2.265.680 euro per una trasformazione turistico/commerciale della struttura

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LIVORNO – “Molte città che hanno un porto nel mondo hanno un mercato Ittico e questo spesso è anche un luogo turistico/commerciale distintivo del luogo che porta lustro e lavoro. A Livorno abbiamo la fortuna di avere una bellissima struttura di circa 8.000 mq e con 13 magazzini collocata nel quartiere Venezia tra porto e città. Il mercato Ittico livornese è un potenziale turistico enorme per Livorno e per l’offerta occupazionale della città, che non viene sfruttato, nonostante il bando di gara di affidamento nel lontano 2008, prevedesse degli importanti investimenti per una trasformazione turistico/commerciale della struttura.

Un accesso agli atti del luglio 2022 e una interpellanza presentata in ottobre, ma discussa adesso dopo 7 mesi di strani ritardi, ha portato alla luce una situazione di scarsa verifica nei confronti degli impegni della società concessionaria per la trasformazione del Mercato Ittico.

Il bando di gara prevedeva l’impegno di spesa valutato all’epoca nel 2008 di 2.265.680 euro per un progetto di ristrutturazione il cui fine era quello di diversificare l’uso delle superfici disponibili con una migliore richiesta commerciale. Il progetto prevedeva l’utilizzo del primo piano dell’edificio e porzione del piano terra. I lati nord e sud, attualmente adibiti a servizi finalizzati all’attività per la quale era stata realizzatala struttura, dovevano essere riconvertiti in attività commerciali, con la realizzazione dei locali lungo i lati nord e sud della struttura creando un percorso aperto, quale galleria sull’anfiteatro dove ancora oggi avvengono le aste: la galleria commerciale doveva essere un balcone progettato per poter osservare l’attività su cui si affaccia.

Dopo 13 anni dall’affidamento, avvenuto nel 2010 che ha una durata trentennale con scadenza 2040, si scopre che la società concessionaria forse non ha fatto alcun lavoro come invece era obbligatorio, o meglio in Commissione Consiliare l’Assessore al Commercio Garufo e i dirigenti del settore commercio non sapevano riportare quali lavori riferibili alla trasformazione turistico/commerciale fossero stati effettuati. Faccio presente che inoltre alla mia precedente richiesta di accesso agli atti non è stato fornito alcun documento in merito, nonostante nell’elenco degli atti richiesti fosse ben esplicitato di conoscere quali lavori fossero stati effettuati.

Questa società “Pesce del Tirreno S.r.l.”, che vede come Presidente del CDA e rappresentante dell’impresa Michele Martorano, già Consigliere Comunale del PD in epoca Cosimi, paga la cifra di 2.500 euro al mese per gestire un immobile di grande valore e interesse cittadino.

Una cifra irrisoria che non potrebbe essere mai stata concessa se non legata all’impegno di effettuare i lavori per la trasformazione turistico/commerciale. Il valore della concessione è dato non solo dal canone concessorio, ma anche da tutti gli impegni di spesa che la società concessionaria assume all’atto dell’affidamento del bene.

Il fatto che tale trasformazione turistico/commerciale non venga rispettata oltre che un grave danno verso la città e i livornesi, può rappresentare un vantaggio economico non indifferente per la società concessionaria che usufruirebbe di un bene che rispetto a quanto previsto dal bando e da quanto poi firmato nella convenzione per la concessione si tradurrebbe in un costo assai minore.

Questi 2.500 euro al mese per il mercato Ittico di Livorno, ricordano la cifra di 833 euro al mese per gestire il Palamodigliani, due beni pubblici importanti cittadini che vengono affidati a fortunate società, gestite da fortunate persone che possono utilizzarli a basso costo.

Una vittoria per Fratelli d’Italia perché il PD tramite l’Assessore Garufo e il Capogruppo Fenzi hanno compreso che le richieste avanzate nell’interpellanza non potevano cadere nel vuoto e quindi c’è l’impegno che può anche essere tolta la concessione alla società “Pesce del Tirreno S.r.l.”, dopo che sarà svolto un sopralluogo dai membri della Commissione Consiliare sul luogo per vedere quali lavori siano stati effettuati e dopo che verranno attualizzati ai costi del 2023 i lavori di trasformazione commerciale/turistica del Mercato Ittico, valutando la capacità economica della società per effettuare tali costi.”


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