VERONA – «Ho solo fatto il mio lavoro», parla Danilo Marino il Vigile del Fuoco di Formia che si è gettato nell’Adige per salvare un ragazzo di 24 anni . «Ho fatto solo il mio lavoro, stavo pensando solo a quello, e al dispiacere di non aver salvato una vita». – racconta a Davide Orsato per corriere.it Cinque ore nelle acque, gelide, dell’Adige, con la forza della piena che lo trascinava costantemente a valle.

Trasportato dalla corrente per sedici chilometri, tra il rumore assordante dei flutti e il buio della notte più profonda, circondato solo dai boschi e poche luci con cui orientarsi: quelle di qualche casa isolata, quelle dell’impianto di illuminazione delle dighe.

Ai colleghi che lo hanno tratto in salvo, alle 2.15, ha detto quelle parole. Loro non riuscivano a crederci che fosse incolume e gli hanno chiesto come stava e se si fosse reso conto di quanto che era successo.

La storia di Danilo Marino, 39 anni, vigile del fuoco originario di Formia, in servizio a Verona, ha dell’incredibile. Domenica notte ha rischiato la propria vita per un salvataggio, riuscendo quasi a portare a riva quel giovane di 24 anni che aveva deciso, poco prima, di farla finita.


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