I ‘trombati’ eccellenti a Terracina, tutti i big rimasti senza poltrona

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Ho atteso fino ad oggi per redigere queste poche righe sperando che qualcuno mi anticipasse nell’idea malsana di formulare un elenco di trombati più o meno eccellenti scaturito dalla prima fase delle elezioni amministrative del 5 giugno scorso.

Una menzione speciale la riserviamo ai consiglieri comunali uscenti che non sono stati rieletti, salvo sorprese a conti da fare dopo il ballottaggio del 19 giugno.

Palma d’onore a Zicchieri (Noi con Salvini è il suo ultimo e tumultuoso approdo), a seguire Apolloni detto Martano (lista Sciscione) che con 73 preferenze rimane distante da una delle posizioni utili per entrare in consiglio comunale.

Senza speranza alcuna anche la pasionaria di Borgo Hermada Di Leta detta Mariella (lista Sciscione), Minutilli Fabio assessore uscente (Fratelli d’Italia), Paolo detto La Fiora, Vladimiro Alfano e Nildo Moretti (lista Procaccini sindaco) grandi presenzialisti del web in favore del loro capo popolo.

Delusione ha destato il risultato dell’ex vigile urbano di San Felice Antonio Capponi (Antoniuccio per gli amici), Virgilio Palmacci e Vogrig Giovanni (lista Siamo Terracina).

Passando velocemente all’altro raggruppamento, quello di Corradini, spicca l’insuccesso di Melissa Venerelli (supportata dal babbo consigliere uscente) e di Roberto Palmacci (consigliere uscente) della lista Terracina Nostra.

Nella lista Sì Cambia non si può dire che Gina Cetrone abbia riportato un gran successone in fatto di consenso personale (soltanto 165 preferenze), per il movimento Idea Terracina Cuori Italiani flop di D’Agostini seppur il più votato della lista con 90 preferenze.

Per Forza Italia passo falso del consigliere uscente Luciano Pecchia, Luigino Sacchetti e Roberto Pietricola.

Per la lista Corradini sindaco, flop del consigliere uscente Angelo Bruno Scirocchi, Azzola Gianfranco (consigliere uscente della lista Procaccini sindaco).

Per semplificare il quadro e andare veloci verso la conclusione, riferiamo i flop più o meno previsti dei candidati a sindaco Ferraiuolo (5Stelle), Pernarella (il Sestante e Res che voterà Procaccini – grandissima decisione), Di Tommaso (PD e lista civica Terracina 2016).

Mentre un capitolo a parte lo dobbiamo riservare al candidato sindaco Salvatore Cerbo dell’omonima lista.

Salvatore è stato l’unico candidato che ha portato una ventata di aria nuova, leggiadria nel programma amministrativo e goliardia elettorale.

E’ stata la sua un’autentica novità non compresa dall’elettorato che gli ha riservato soltanto l’1,30%.

Amici in comune mi riferiscono che ancora deve riprendersi dalla delusione patita.

P.S.

Da padre a figlia infine due bellissime evoluzioni elettorali.
Da babbo Zappone a Figlia, da babbo Cerilli a figlia.

Questo il vero cambiamento generazionale. Altro che Terracina ai terracinesi.

Omero


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