Il Buongiorno Dell’Amico. Massa, hic (non) Manebimus optime

Oggi un buongiorno in salsa massese

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Per dovere di cronaca riporto questo comunicato dell’Associazione Civici Apuani “Persiani Sindaco” – Amministrare Massa – che, cronologicamente segue al “salto della quaglia di due consiglieri comunali da questa lista civica a Forza Italia e dopo che, in un’intervista rilasciata a Il Tirreno di domenica 11/04/2021, il
sindaco civico in carica si dichiara pronto al bis: “Prendiamo atto che il gruppo di Forza Italia in Consiglio comunale si arricchisce di due componenti. Leggiamo che sarebbe stato espresso che questo passo rappresenterebbe una specie di rilancio del partito alla stregua di una quotazione in borsa. Mutuando la metafora
ci sentiamo di dire che il mercato aveva già da tempo scontato la notizia. Sì, perché erano settimane se non addirittura mesi che l’ingresso di Cagetti e Cofrancesco era stato annunciato. Se da un lato non è del tutto innaturale che un consigliere eletto in una lista civica, strada facendo, desideri entrare in un partito maggiormente strutturato e presente a livello nazionale, dall’altro
dobbiamo constatare come di fatto la maggioranza sia rimasta la stessa di prima, essendo Forza Italia un’importante componente della coalizione di centrodestra, che ha vinto le elezioni nel 2018 e sostiene questa amministrazione. Come è stato giustamente ricordato, Cagetti e Cofrancesco sono stati eletti con la lista civica del candidato a sindaco che ottenne il 7,6% dei consensi (più del doppio di Forza Italia). Comprendiamo certamente l’entusiasmo
con cui è stata pubblicizzata la notizia, ma bisognerà capire se poi questi ingressi corrisponderanno a maggiori consensi. Quanto alle rivendicazioni di un maggior peso nell’amministrazione, siamo sicuri che ci saranno tempi e modi per condividere le soluzioni più adeguate a riconoscere a Forza Italia il ruolo che merita. Nel frattempo ci aspettiamo che il lavoro dei neoconsiglieri forzisti
prosegua con l’impegno e la collaborazione sin qui espresse e magari con ancora maggiore coesione.

Francesco Persiani, Matteo Bertucci, Lucia Bongiorni, Roberto Acerbo, Sara Tognini, Nadia Marnica e Amelia Zanti.
Rebus sic stantibus, mi chiedo se, secondo Lenin, l’estremismo fu la malattia infantile del comunismo, il civismo sia il trampolino di lancio per il trasformismo.
Già ebbi modo di vivere, come candidato consigliere comunale, la parabola discendente del Sindaco di Massa, Prof. Alessandro Volpi, eletto con grande spolvero nel 2013, con due liste in suo appoggio che presero 8 seggi ( uno solo in meno del PD). Con l’intento di ”contaminare di civismo” il PD, nel 2014 vi confluì,
sciogliendo di fatto l’esperienza civica. Nel 2018, al ballottaggio
del 24 giugno, grazie a mal di pancia nel PD e nel centrosinistra, fu sonoramente sconfitto dall’avvocato Francesco Persiani. Ora, nell’aprile 2021, avere 2 consiglieri in meno, credo che offuschi il suo splendido trionfo e che gli toccherà navigare sino al 2023 in un mare massese pieno di scogli.

Pur facendogli gli auguri per giocarsi la rielezione, temo che la storia di Volpi si ripeta. A memo di apparire un ottimista panglossiano, è arduo ripetere una frase passata alla storia per la sua risolutezza, “Hic Manebimus Optime”.
(attribuita ad un centurione romano, mentre i senatori valutavano se abbandonare Roma a seguito del sacco ad opera di Brenno).

Da Tito Livio “Ab Urbe condita libri”, V, 55 : l’aneddoto è il seguente:
(LA)
«… sed rem dubiam decrevit vox
opportune emissa, quod cum senatus post
paulo de his rebus in curia Hostilia
haberetur cohortesque ex praesidiis
revertentes forte agmine forum transirent,
centurio in comitio exclamavit: ‘signifer,
statue signum; hic manebimus optime’.
Qua voce audita, et senatus accipere se
omen ex curia egressus conclamavit et
plebs circumfusa adprobavit.»

(IT)
«…quello che risultò decisivo in quella situazione di
incertezza fu una frase pronunciata al momento giusto.
Mentre il Senato era in riunione nella Curia Ostilia per
dibattere la questione, poco dopo le parole di Camillo,
transitarono per caso nel Foro coorti in ordine di marcia
di ritorno dal presidio e il centurione esclamò proprio nel
luogo del comizio: “Pianta l’insegna qui, signifero;
questo è il posto giusto per noi!”. I senatori usciti dalla
curia udirono la frase e dissero che la interpretarono
come un presagio; la plebersa tutto intorno, approvò.»


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Evandro Dell'Amico Nato a Carrara ma residente a Massa, Laureato in Lettere Moderne a Pisa nel 2014, ho lavorato per oltre 40 anni nel SSRT. Come sindacalista CGIL Versilia e Massa ho dato il mio impegno in materia di programmazione sanitaria, a tutela della salute del cittadino e dei diritti degli operatori. Dal 2013 ho scritto 4 libri di memorie, su miei familiari, militari nella 2^ G.M. Ho organizzato eventi culturali in memoria della Cineteca di mio padre Bruno, valente cineasta tra gli anni 60/80, Ho collaborato con lui nella realizzazione dei 33 filmati girati nel comprensorio di Massa, dalla ricostruzione di episodi della Resistenza Apuolunigianese a documentari sulle cave di Carrara.