Il Buongiorno Dell’Amico. Vecchie ipocrisie e nuove resistenze

Buongiorno, ci vediamo dopo il 25 aprile cari lettori...

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Dal profilo Facebok di Greta Thumberg

La Giornata mondiale della Terra ha un padre John McConnell, un attivista per la pace ed ecologista, convinto che uomini e donne  abbiano l’obbligo di occuparsi della terra e condividere le risorse in maniera equa. Nell’ottobre del 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO a San Francisco, McConnell propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace. La proposta fu accolta,  ottenne un grande sostegno e questo documento venne firmato da 36 leader mondiali. Un mese dopo, il 22 aprile 1970, il senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson istituisce la definitiva “Giornata della Terra – Earth Day”, costituita come evento di carattere prettamente ecologista. La Giornata Mondiale della Terra è diventata una manifestazione internazionale solamente nel 1990. Denis Hayes, fu il primo coordinatore dell’Earth Day, arrivando a coinvolgere più di 180 nazioni.
Mercoledì 21 aprile 2021 le istituzioni europee – Parlamento Europeo, Commissione Europea e Consiglio dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo per la riduzione delle emissioni di gas serra nell’atmosfera del 55% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990). L’obiettivo è stato aumentato rispetto a quello attualmente in vigore, che si fermava al 40%, ma è comunque un compromesso, dopo mesi di trattative in cui il Parlamento aveva chiesto una riduzione del 60%. L’accordo è stato raggiunto un giorno prima dell’inizio della conferenza sul clima in cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden incontrerà 40 leader mondiali. Nel corso di questa conferenza il neo presidente statunitense di rimediare agli sconquassi ambientali del suo predecessore Donald Trump. L’Unione Europea ha anche confermato l’obiettivo della neutralità carbonica, cioè il saldo netto delle emissioni di gas serra nell’atmosfera paria zero entro il 2050.

Dal 2018, una quindicenne svedese, Greta Thumberg, è divenuta simbolo mondiale della lotta ai cambiamenti climatici.

Anche Luca Mercalli, climatologo, meteorologo e accademico, nel suo piccolo, non più tardi di ieri, 22 aprile 2021, a Carrara, nella seduta telematica per le celebrazioni della 51° Giornata mondiale della Terra, festeggiata dal municipio con un consiglio solenne con le classi quinte di alcuni istituti elementari ha posto un paio di domande:

-Voi siete testimoni di come alcune risorse non siano rinnovabili. Il vostro marmo, pregiatissimo, è limitato: cava oggi, cava domani spianate le Alpi Apuane e non ne resterà più. Quando si parla di non rinnovabili, allora delle decisioni vanno prese. Quanto ne volete lasciare al futuro?-

Come potrà, tra 200, 300, 1.000 anni, un nuovo Michelangelo scolpire il David? Avremo ancora del marmo bianco? È giusto usarlo solo per fare soldi o solo per pregiatissime applicazioni, per l’arte magari, ma non per piastrellare il bagno di uno sceicco?-

Prendo spunto per dire la mia: non ci sarà cambiamento climatico senza cambiamento del sistema di produzione economica.

Trovo vuoti come una canna tutti questi discorsi farlocchi e proponimenti fasulli che negli ultimi 51 anni non hanno fatto registrare che peggioramenti nella salute del pianeta e di chi vi abita.

Mi attrezzerò, procedendo, come al solito, in direzione ostinata e contraria, rispetto alla mondiale ipocrisia che non rispetta neppure i dolorosi appelli di Papa Francesco contro una società di scartati.

La mia ultima lotta, di resistenza e di speranza per un mondo migliore continuerà, come un vecchio Don Chisciotte che si agita contro i mulini a vento. Mi scuserete, se il 21 maggio 2052, avendo io a quella data 100 anni, non sarò a festeggiare le zero emissioni, con chi ci sarà. Mi affido, comunque sia, rebus sic stantibus, alla Provvidenza.


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Evandro Dell'Amico Nato a Carrara ma residente a Massa, Laureato in Lettere Moderne a Pisa nel 2014, ho lavorato per oltre 40 anni nel SSRT. Come sindacalista CGIL Versilia e Massa ho dato il mio impegno in materia di programmazione sanitaria, a tutela della salute del cittadino e dei diritti degli operatori. Dal 2013 ho scritto 4 libri di memorie, su miei familiari, militari nella 2^ G.M. Ho organizzato eventi culturali in memoria della Cineteca di mio padre Bruno, valente cineasta tra gli anni 60/80, Ho collaborato con lui nella realizzazione dei 33 filmati girati nel comprensorio di Massa, dalla ricostruzione di episodi della Resistenza Apuolunigianese a documentari sulle cave di Carrara.