Il possibile futuro del poligono di tiro di Nettuno e Latina

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Un referendum consultivo dimenticato. Nei primi anni ottanta i cittadini di Latina e Nettuno andarono alle urne per dare un parere sul mantenimento del Poligono militare sul litorale. Quasi l’ 80% dei votanti si espresse per eliminare la struttura che occupa venti chilometri di splendido litorale laziale, compreso Torre Astura, un luogo incantato con tanta storia alle spalle. Il futuro del Poligono militare – uno dei più importanti in Europa – è un problema aperto, varrebbe forse la pena di ridurne leggermente le dimensioni a favore di attività balneari ed educative sul piano dell’ecologia e dell’ambiente. La Polizia di Stato effettua esercitazioni necessarie al Poligono di Nettuno che sono state messe recentemente in risalto anche dal ministro della difesa Lorenzo Guerini che ha visitato nei giorni scorsi la struttura militare che da Nettuno arriva a Foce Verde, con una piccola parte – a Valmontorio – appartenente alla scuola di artiglieria contraerea di Sabaudia.
La presenza dei militari ha impedito sicuramente che questo tratto incantevole di costa finisse sotto una colata di cemento come avvenuto per altre zone costiere laziali distrutte la speculazione edilizia. Quindi occorre attuare tutte le strategie per salvaguardare le bellezze naturali di questo piccolo paradiso incontaminato. Da tempo si parla di dismissioni di alcuni poligoni militari in Italia, c’è già qualche mente che pensa purtroppo a progetti edificatori. La Regione Lazio propose tempo fa di far inserire anche l’area del poligono nei vincoli della riserva del Bosco di Foglino, le leggi non lo consentirono poiché sulle aree militari non si possono istituire parchi e riserve. Un’associazione ambientalista ha proposto invece di inserire il Bosco di Foglino, tra Acciarella e Nettuno, nel Parco nazionale del Circeo: idea senza dubbio interessante.
Occorre salvaguardare i tanti posti di lavoro che offre il Poligono ma ridurre la superficie dedicata alle esercitazioni potrebbe essere un toccasana per lo sviluppo turistico di una zona mai decollata appieno e poca conosciuta in campo nazionale. Alcuni cittadini di Nettuno godono di un permesso a pagamento – una piccola somma – per accedere al mare il sabato e la domenica nei mesi estivi. Il Comune nettunese ha anche istituito il servizio di pullman navetta verso Torre Astura. Interessante la proposta di pista ciclabile all’interno del poligono, che utilizzerebbe le attuali strade asfaltate nel pieno rispetto della natura selvaggia.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.