Il profumo dell’ultimo tango, una pièce per non dimenticare

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Buenos Aires, giugno 1978, Mondiali di calcio. Mentre l’Argentina si ferma per assistere al trionfo della nazionale capitanata da Mario Kempes, le Falcon senza targa della junta militar di Videla sfrecciano per le strade della metropoli prelevando dalle loro case gli oppositori al regime. Uomini, donne e bambini vengono imprigionati, torturati, narcotizzati e poi gettati nel Rio de la Plata da un aereo in volo. Diventeranno i cosiddetti desaparecidos. Per molti anni le madri di Plaza de Mayo continueranno i loro girotondi per far sentire la propria voce, perché i nomi e i volti degli scomparsi non cadano nell’oblio. Esattamente quarant’anni più tardi, nel Barrio La Boca, un gruppo di ragazzini si allena sotto lo sguardo dell’allenatore e di qualche parente che per almeno alcuni di essi sogna un futuro come Maradona o Messi. Quando la palla oltrepassa la recinzione e finisce nel parco circostante, tocca al piccolo Pablito andare a recuperarlo. Ma il ragazzino non fa ritorno al campo di calcio e scompare nel nulla. Sul prato, accanto a una panchina, viene ritrovato un pannolino bianco, un tempo il segno distintivo delle madri di Plaza de Mayo e simbolo della scomparsa dei loro figli. Josè Cavalcanti è un investigatore privato col pallino della ristorazione e con una coppia di dogo come compagnia. Si sposta in sidecar e viene ingaggiato da Teresa, madre del piccolo Pablito e sua ex fiamma, per ritrovare il figlio che, si scoprirà, non è il solo bambino ad essere scomparso. L’indagine riporta Josè a un passato che non può essere dimenticato, a quell’estate del 1978 dall’atmosfera così tragicamente irreale. La ricerca dei piccoli desaparecidos si trasforma nell’impresa di una stramba armata Brancaleone in una Buenos Aires alcolica, fumosa e tanguera…

Ed ecco che il romanzo ‘Il profumo dell’ultimo tango’ si trasforma in una performance teatrale, con musica, reading e tanto da raccontare di un peirodo che ha calpestato i diritti umani. 

L’appuntamento nell’ambito dle festival Giallolatino è per venerdì 23 alle 20 presso il Centro insieme di SS Cosma e Damiano e domenica 25 alle ore 20.30 al Teatro Moderno di Latina. Ingresso libero.

conducono Alessandro Vizzino, Annalisa Muzio e Renata Tomasini

intervengono Gian Luca Campagna, scrittore, SiddharthaPrestinari, attrice e regista, Gianluca Cassandra, direttore artistico

musiche Marco Lo Russo, in scena Giorgio Bastonini, Cristina Pansera, Geremia Danti

tangueros Daniela Orlacchio& Roberto Nicchiotti


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