Il Soffio del vento: La Bibbia

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Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma meditalo giorno e notte, per osservare e mettere in pratica tutto quanto vi è scritto: cosi porterai a buon fine il tuo cammino e avrai successo. 

dal Libro di Giosuè

La Bibbia, il testo sacro della religione ebraico-cristiana, comprende l’Antico Testamento, comune all’ebraismo e al cristianesimo, e il Nuovo Testamento proprio del cristianesimo. I testi biblici preziosi e apprezzati sono il risultato di una sapienza accumulata nei secoli da esseri umani accomunati dall’insaziabile sete di conoscere e di ricercare la verità. Per questo motivo la Bibbia, uno dei testi fondativi della nostra cultura, non è più solo riservata agli ebrei e ai cristiani, ma è entrata a far parte della cultura di tutti e appartiene a chi crede e a chi non crede.

La Bibbia, come patrimonio dell’umanità è l’opera più importante del mondo e per diversi milioni di persone di ogni epoca è stata, ed è, la carta d’identità spirituale e culturale. Per George Steiner lo scrittore e saggista di origine francese, «il testo biblico è la tesoreria dei sentimenti umani alla base dell’Occidente». L’autorevole critico letterario naturalizzato statunitense, di famiglia ebraica, aggiunge: «la Bibbia non è un libro. È il libro. Tutti gli altri nostri libri fanno riferimento direttamente o indirettamente, a questo “libro dei libri”».

Scrittori e poeti, filosofi e psicologi, sociologi e antropologi, teologi e archeologi, architetti e pittori, scultori e musicisti, scienziati e cineasti si sono interessati della Bibbia e con le loro opere hanno cercato di riflettere e di rappresentare le varie storie presenti nei 73 libri che compongo il codice della nostra civiltà occidentale.

Ecco alcune definizioni: per il poeta e pittore inglese, William Blake, «la Bibbia è strumento indispensabile per capire i linguaggi, le tradizioni, i simboli, i miti che sono nati nel corso dei secoli e che hanno accompagnato il formarsi e lo sviluppo della cultura europea, dalla poesia alla letteratura e all’arte»; per l’artista russo, d’origine ebraica chassidica, Marc Chagall «la Bibbia è l’alfabeto colorato della speranza, in cui per secoli i pittori hanno intinto il loro pennello»; per il filosofo olandese, Baruch Spinoza, «la Bibbia è un’opera umana da leggere in una prospettiva storico-filologica, per trarne l’insegnamento fondamentale “ama il tuo prossimo”». Infine per il teologo Carlo Maria Martini «la Bibbia è lo specchio della nostra vita… è l’acqua che dà vita all’aridità spirituale dell’esistenza».

 

 

 

 

 

 


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