Il Sindaco Coletta commenta in una video conferenza l’esito della sentenza del Tar e dichiara di valutare un possibile ricorso al Consiglio di Stato per l’annullamento della stessa. Il primo cittadino ha spiegato che dopo la sentenza si è riunito con i suoi avvocati e si è svolta una riunione di maggioranza.
“La mia storia personale e politica parla da sé – dichiara il Sindaco riferendosi al passaggio sulla scheda ballerina richiamata dal Tar – Sto valutando con i miei avvocati ricorso al Consiglio di Stato. C’è un caso analogo a Siracusa dove il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar. Decideremo entro domani”.
“Se si dovesse riandare al voto – dice Coletta – si vada al voto il prima possibile. Io non mi aspettavo questo tipo di evenienza, ma ci può stare. Vorrei comunque che si affermasse sempre il concetto della pulizia, della trasparenza. Mi è dispiaciuto che siano stati messi in dubbio”.
E’ stato un venerdì nero per Coletta e la sua giunta. Lo avevamo incontrato all’Icot alle 12, durante il seminario sul ginocchio, organizzato dal prof Tucciarone e dal presidente della società Giomi, Emmanuel Miraglia.Coletta era sereno e mi ha detto : “Attendiamo”
Ora tutta la destra esulta e spera nel ribaltone. Ma è normale che sia così . Si era capito che in molte sezioni c’erano incongruenze burocratiche, ma i giudici hanno parlato di “scheda ballerina” e questo è brutto. Si era intuito che i presidenti e gli scrutatori erano impreparati e che qualcosa è mancato. Brogli ? Non credo, perchè falsificare oltre mille schede mi sembra troppo. Ma le sentenze non si commentano e si rispettano, mi disse una volta il dr Capasso, dopo la condanna all’ergastolo per la morte dei fidanzatini di Cori. E così noi ci inchiniamo al giudizio del TAR e aspettiamo la nomina di un commissario prefettizio e il ricorso al Consiglio di Stato. Ma tutto questo vuol dire bloccare una città che aveva bisogno di correre e voltare pagina. Fratelli D’Italia si dice pronta e il senatore Calandrini vuole interrogare la ministra La Morgese . Anche Durigon si rivolgerà al ministro dell’interno e poi Latina nel Cuore è su di giri, perchè Zaccheo attendeva questa sentenza con ansia ed ora è contento ed è naturale che sia così loro puntano al Palazzo.
Latina è ferma. Il teatro è ancora chiuso, la biblioteca idem. Tante cose programmate da qui a dicembre rimarranno bloccate ed ogni cosa rimarrà appesa. Non è giusto per tutti i cittadini di Latina, ma le sentenze si rispettano e non si commentano e così sarà anche questa volta, mentre l’estate brucia ogni speranza. E sarà davvero un’estate anomala e molto calda . Per l’aumento dei prezzi, per la guerra che non finisce, per la carenza d’acqua e le prevsioni dal 15 luglio al 1 settembre sono drammatiche. Tutti vorranno andare al mare, sulle belle e dorate nostre spiagge e tutti si domanderanno che fine farà la città, l’ammnistrazione provinciale. Ora che Stefanelli aveva programmato la tappa per i rifiuti e aveva messo in campo cose intelligenti, tutto viene stravolto e accantonato e che ne sarà della nostra città, della nostra provincia ? Non vedremo più De Amicis con la fascia azzurra e neanche Valeria Campagna. Ci mancherano i comunicati della Muzio, della Miele, di Patrizia Fanti, di Carnevale, della Celentano.
Latina, ancora una volta, rimbalza sulle cronache nazionali in modo originale e prepotente. Latina crocevia d’Europa,Latina crocevia della malavita organizzata,Latina dove le forze dell’ordine hanno fatto pulizia contro i clan, che volevano dominare Latina. Questa città, nata dalla palude per volere del Duce, ancora una volta domina le scene politiche nazionali. Oggi ci manca il commento di Antonio Pennacchi, lui sì che avrebbe azzeccato le giuste risposte. Un grande abbraccio Antonio, tu sei sempre presente, non sei andato via mai e rimarrai nel cuore di tutti!
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