Si è  svolta una riunione presieduta dal Prefetto di Latina, Maurizio Falco, con la partecipazione del Sindaco del Comune capoluogo di provincia, Damiano Coletta, sul tema, particolarmente delicato, della possibile individuazione di un sito per lo stoccaggio dei rifiuti inerti in un’area del consorzio industriale ai confini del Comune di Latina, in prossimità dello stabilimento Plasmon.

Tale incontro è stato richiesto con urgenza dalle Segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila UIL, al fine di rappresentare le forti preoccupazioni connesse alla sostenuta inidoneità dei luoghi selezionati ad ospitare un sito per il deposito di residui solidi provenienti dal trattamento dei rifiuti, non solo per i possibili effetti nocivi per la salute dei cittadini ma anche per possibili negative ricadute occupazionali per le maestranze e per il tessuto economico e sociale dell’intera provincia. Il timore dei rappresentanti sindacali, in particolare, si focalizzava sui possibili effetti negativi per l’immagine di un’azienda, leader nella produzione di alimenti per l’infanzia, che rischierebbe di essere compromessa da possibili dubbi sulla salubrità degli ambienti di produzione.

A fronte del quadro delineato, il Sindaco di Latina, dopo aver ricordato la sussistenza dell’obbligo della Regione di aggiornare i propri siti di stoccaggio, ha informato i presenti dell’esito delle analisi condotte dai due consulenti tecnici allo scopo nominati, da cui è emersa l’inidoneità del sito selezionato.

Al riguardo, il primo cittadino ha assicurato che trasmetterà immediatamente alla Regione e alla Provincia la relazione che accerta l’assenza dei requisiti per l’area industriale in prossimità dello stabilimento della Plasmon, in modo da attivare tempestivamente la ricerca di un sito alternativo all’interno del territorio provinciale.

Il Prefetto, al termine dell’incontro, ha manifestato tutto il proprio apprezzamento per l’approccio dialogico dimostrato dalle rappresentanze sindacali con i soggetti istituzionali, per la migliore trattazione dei problemi inerenti ai bisogni della collettività.

Da parte di tutti si è condiviso che, il ricorso ai canali istituzionali rappresenta la strada più opportuna da percorre per individuare e condividere soluzioni a sostegno della tutela e della stabilità dei lavoratori, che si coniughino con le esigenze delle aziende e della loro sostenibilità.


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