L’angolo delle curiosità: Personaggi storici

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Personaggi storici sono scrittori, artisti, scienziati, filosofi… che, in poche parole, hanno saputo amalgamare grandi emozioni e pensieri assolutamente emozionanti e profondi. 

          Alessandro Magno, nel 323 a.C. morì quando aveva 33 anni a Babilonia, forse avvelenato. Nella sua breve vita il re di Macedonia raggiunse traguardi inaspettati perché salito al trono giovanissimo (aveva 20 anni), stroncò una rivolta dei Greci che erano stati sottomessi dal padre Filippo II. Fondò nuove città come Alessandria d’Egitto e il suo imperò giunse fino in India ponendo le basi del mondo ellenistico che si caratterizzò come un incrocio tra la civiltà greca e le tradizioni del mondo orientale.          

          Fozio (Costantinopoli, 810 circa – Armenia, 6 febbraio 897) visse nel IX secolo e fu un bibliofilo ed erudito bizantino per due volte patriarca di Costantinopoli. Fu un uomo di immensa erudizione, precursore della recensione come genere letterario, considerato dal letterato inglese George Saintsbury come il primo in assoluto recensore della storia. Leggeva instancabilmente, annotava e riassumeva. Fu definito «il patriarca recensore» per le sue numerose schede (279) di lettura di testi di ogni genere letterario (romanzi, opuscoli teologici…). Grande studioso ci ha lasciato una immagine molto viva e puntigliosa dei libri che ha recensito. Fu l’uomo più colto del suo tempo, una personalità di notevole rilievo e un acuto esegeta della letteratura greca antica. La sua opera più conosciuta fu Biblioteca, una raccolta di annotazioni delle opere di scrittori classici della letteratura attica del V e del IV secolo a.C.; un’opera innovativa.

          Francesco Guicciardini, autore dei Ricordi, opera pubblicata trentasei anni dopo la sua morte, nacque a Firenze nel 1483 e morì ad Arcetri (Firenze) nel 1540.  Fu, oltre che avvocato-filosofo dalla carriera folgorante, ambasciatore e commissario dell’esercito pontificio, presidente papale della Romagna, scrittore, storico e politico. Sua opera fondamentale fu la Storia d’Italia. Presso i posteri godette di scarsa stima e Francesco De Sanctis gli rimproverò una morale cinica contraria all’interesse comune e tesa al vantaggio individuale. I suoi Ricordi sono una «scrittura privata», un «libro segreto», una raccolta potenzialmente infinita di appunti pratici e riflessioni in stretto rapporto con la stesura delle altre opere e soprattutto in coincidenza con gli eventi biografici.

          Dietrich Bonhoeffer famoso teologo luterano, fu impiccato il 9 aprile del 1945 nel lager di Flossenbürg, insieme ad altre persone che si erano opposte al nazismo. Il Führer aveva dato ordine di uccidere tutti i traditori. Quando pochi giorni prima fu arrestato sapeva già che per lui non c’era scampo, e rivolto all’agente dei servizi segreti britannici, detenuto insieme con lui disse: «Questa è la fine, per me l’inizio della vita».

Piero Calamandrei (1889-1956), giurista, scrittore e uomo politico, fu tra i fondatori del Partito d’Azione e tra gli artefici della Costituzione repubblicana. Nel 1945 fondò a Firenze la rivista “Il Ponte”, animando il dibattito politico, culturale e civile del primo decennio della Repubblica. Piero Calamandrei ha scritto Uomini e città della Resistenza, pubblicato una prima volta nel 1955, il libro ha il merito di individuare una fra le dimensioni fondamentali della Resistenza: la sua natura tellurica, il legame dei partigiani con una specifica terra, con un preciso paesaggio.

Umberto Terracini (Genova 1893 – Roma 1983), che presiedette l’Assemblea costituente, incaricò Concetto Marchesi, insigne latinista, di rileggere gli articoli della Costituzione Italiana uno ad uno, affiancandogli due scrittori, il critico letterario Pietro Pancrazi e il saggista Antonio Baldini.

Arsenio Frugoni, padre di Chiara, è stato uno storico e insigne medievalista, morto precocemente in un incidente automobilistico nel 1970, insieme al figlio Giovanni nei pressi del Lago d’Iseo. Nel 1943, a causa della guerra e dei bombardamenti, insieme alla sua famiglia, fu costretto a sfollare. Per sopravvivere dovette cercare di guadagnare qualcosa per la famiglia e la scuola fu una soluzione che incontrò anche le sue attitudini didattiche e il desiderio di insegnare. Ha scritto una Storia dell’arte italiana, in tre volumi, dall’antichità al Novecento, ripartiti fra Architettura, Scultura e Pittura.

 

 

 

 


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