“Lasciarsi un giorno a Roma”, un film che disquisisce tra logos ed episteme e con netto realismo sullo status della donna, oggi

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Titolo: Lasciarsi un giorno a Roma

Regia: Edoardo Leo

Sceneggiatura: Edoardo Leo, Marco Bonini, Damiano Bruè, Lisa Riccardi

Musiche: Gianluca Misiti

Produzione Paese: Italia, 2021

Cast: Edoardo Leo, Marta Nieto, Claudia Gerini, Stefano Fresi, Esther Ortega, Anna Dalton, Enrica Guidi, Marco Bonini, Jonis Bascir, Gigio Morra, […]

Tommaso (Edoardo Leo), uno scrittore che usa lo pseudonimo di Marquez in una rivista femminile alla “posta del cuore”, convive da dieci anni, senza avere mai avuto uno screzio o una diversità di opinioni, con Zoe (Marta Nieto), una donna dal carattere forte e razionale, che lavora con un ruolo di alta responsabilità presso un’azienda produttrice di videogiochi. Tra i due apparentemente sembra esserci un certo equilibrio e amore implicito, anche se pur avendo caratteri sono completamente diversi – lui è aperto e cordiale, lei è riservata e distaccata -, trascorrono i giorni senza sfiorarsi, senza che ciascuno intervenga sulla vita dell’altro, senza dirsi una parola d’amore. Non esiste affetto o forse sì, oppure è solo sopportazione vicendevole, ma non c’è alcun confronto tant’è che, ad un certo punto, a Zoe viene in animo di cambiare vita. Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma è l’assioma che agita il sentire di Zoe che pensa di cessare definitivamente il rapporto con Tommaso. Zoe si sente diversa, si sente trasformata, perché avverte che i suoi bisogni, la sua visione del mondo, il suo essere donna, il suo lavoro, e le sue ambizioni non sono più quelli di una volta. Il suo modo di sentire è cambiato, il suo animo ha subìto una trasformazione, non avverte più nessun sentimento nei confronti di Tommaso, vuole liberarsi dagli archetipi che la società le ha inculcato nel suo essere donna, sente un impulso incontrollabile che la spinge ad emanciparsi. Nel vivere un istante si accorge che è diversa da come sia vissuta un attimo prima. Avverte in sé una forza interiore che la invoglia a cambiare percorso di vita, a interrompere definitivamente la sua relazione con il suo uomo verso il quale non avverte più niente. Eppure, quando esplicita questo suo intendimento apertamente alla posta del cuore, perché ignora che dietro Marquez c’è Tommaso, avverte in sé un freno che non riesce a controllare, che manifesta spontaneamente la sua incertezza nel decidersi, che le impedisce di liberarsi da quel chiodo fisso che porta con sé da tanto tempo. E non è un caso che Tommaso le risponde de visu: Tu non vuoi stare con me, tu hai paura di stare senza di me.

Lasciarsi un giorno a Roma è il quinto film diretto da Edoardo Leo che, avendone scritto la sceneggiatura con Marco Bonini, Damiano Bruè e Lisa Riccardi, disquisisce con originalità tra il logos e l’episteme: il linguaggio filmico si fa serrato, alternandosi tra monologo e dialogo, e si articola tra semantica e sintassi, mentre la narrazione con netto realismo proietta lo status della donna verso un futuro che la liberi definitivamente dalla sudditanza maschilista.

Filmografia

Diciotto anni dopo (2010), Buongiorno papà (2013), Noi e la Giulia (2015), Che vuoi che sia (2016).

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).