Latina, Giorgetti lancia la Lega. Sarà il primo partito?

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Altro che partito di un territorio. La Lega si pone come partito dei territori. Se non lo dice a chiare note l’onorevole Giancarlo Giorgetti, è il pubblico ad arrivarci per associazione geografica. E sì, perché ospite a Latina, il deputato leghista che si è sempre occupato per le proposte programmatiche in materia economica e sociale chiuderà la campagna elettorale non a Varese, dov’è il suo quartiere generale, ma a Crotone. Un segnale forte e chiaro da parte del partito di Matteo Salvini che attraverso una strategia garibaldina parte, nella fattispecie, da Varese, passa per Latina e termina per Crotone.
La sala all’Hotel Europa di Latina è gonfia, c’è qualità nel parterre, nel breve saluto dello stop and go del deputato si sono scomodati pezzi da novanta come gli ex rappresentanti del Parlamento Riccardo Pedrizzi e, soprattutto, Vincenzo Zaccheo, già sindaco del capoluogo, in questo momento ideatore della riappacificazione del centrodestra territoriale. Se ieri l’onorevole Zaccheo aveva risposto presente all’appello di Giorgia Meloni, incassato il parere favorevole di Enrico Tiero in nome di Noi con l’Italia, la Lega chiama e Zaccheo accetta l’invito. Certo, a guardarti in giro capisci che l’osmosi tra l’ex partito Alleanza Nazionale e la Lega è stato un passaggio docile qui a Latina, altro che il rifugio in Fratelli d’Italia. Tra questi Angelo Tripodi, candidato alla Lega alla Regione Lazio, già assessore a Latina nelle politiche sociali.
In provincia pontina si respira l’aria di un risultato clamoroso, con molti pronti a scommettere che la Lega possa minare il ruolo da primo della classe a Forza Italia.
Questo lo ha capito da un pezzo anche Giancarlo Giorgetti, che sente profumo di numeri storici nella giornata del 4 marzo. “Andremo a governare, perché vinceremo. E la nostra sarà la rivoluzione del buon senso, perché fino a oggi siamo stati governati dall’ideologicamente corretto, che applicata per altri Paesi funziona, ma l’Italia è differente da Germania o Francia, e se non reagiremo saremo destinati a morire. Su immigrazione, sicurezza e fisco va data la sveglia” flauta. Lo dice a chiare note Giorgettti, con accanto i probabili futuri onorevoli Francesco Zicchieri e Claudio Durigon: “la Lega rappresenta l’ultima speranza per poter cambiare le cose. In tema di imprese e lavoro siamo pronti a dare una svolta, basta crearli, perché gli italiani sono capaci e intelligenti. E basta anche con la favole del reddito di cittadinanza, se non c’è il lavoro dove si genera reddito? Va creato il lavoro, per dare dignità all’uomo, anche attraverso una più equa distribuzione delle ricchezza”.


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