ROMA – Si chiude oggi a Milano il tour dell’UGL che, con il motto “Il lavoro cambia anche noi!”, partito dal 9 Aprile scorso da Roma, ha toccato 30 città. Nel Lazio gli appuntamenti, oltre alla Capitale, hanno riguardato anche Frosinone, Rieti e Fiumicino.

Tappe itineranti che hanno voluto essere un’occasione unica di ascolto e di confronto per rimarcare, ancora una volta, l’importanza di rilanciare l’occupazione partendo dalle necessità dei singoli territori, ponendo l’attenzione su temi centrali per l’Ugl come la sicurezza nei luoghi di lavoro e la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, come stabilito dall’articolo 46 della Costituzione.

A Frosinone sono state affrontate le questioni del settore automotive, con Stellantis, ex Fiat, che ha subìto una forte contrazione delle vendite e ha bisogno di ridisegnare il proprio futuro, ed il problema ambientale serio, che interessa la Valle del Sacco, con la necessità di una bonifica. A Rieti ribadito come la pandemia abbia colpito il tessuto economico della città con ripercussioni drammatiche sotto il profilo occupazionale. A Fiumicino il sindacato si è schierato al fianco dei lavoratori di Alitalia. Sottolineato come il trasporto aereo rappresenti un complesso di attività importanti e fondamentali.

Mettere all’asta l’handing, la manutenzione e la parte volo non rende giustizia alle esigenze del Paese di avere una compagnia di bandiera con tutte le suoi satelliti funzionanti legati a un’unica dirigenza e unione strategica. A prendere parte al tour, in tutte le sue tappe, anche il Segretario Regionale UGL Lazio Armando Valiani: “Devo dire grazie alla Segreteria Confederale e al Segretario Capone per avermi voluto nello staff. Per me si è trattato di un momento di crescita, aumento del bagaglio culturale e conoscenze delle crisi che attraversano il nostro paese. Sono particolarmente soddisfatto di come sono andate le tappe laziali.
Abbiamo ribadito la necessità di rilanciare il territorio con le infrastrutture, dando nuovo impulso a turismo e commercio. Quella del 1 Maggio non sarà certamente una festa per quanto sta accadendo. Vogliamo invece ringraziare il personale sanitario e tutti gli operatori che combattono in prima linea contro il virus nel Lazio e in tutti i territori. Abbiamo capito che occorre un nuovo impegno per la coesione della società”.


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