Roma-Il Dr Angelo Paletta manifesta il suo pensiero sul possibile fallimento della manovra monetaria della BCE, varata nella lotta all’emergenza al Coronavirus.

Il docente di management, Angelo Paletta:”È stata erroneamente festeggiata come imponente e risolutiva della crisi la manovra monetaria espansiva da 750 miliardi di euro denominata “Pandemic Emergency Purchase Programme” (PEPP),appena varata dalla Banca Centrale Europea (BCE).

Dev’essere chiaro che il vero problema non è monetario ma politico in questa Europea unita dalla moneta ma divisa su tutto il resto, governata dai socialdemocratici e dai popolari, dove Stati nazionali e istituzioni europee non mostrano solidarietà. Il PEPP da solo non può riparare alle dichiarazioni irricevibili e dannose dell’inadeguata Christine Lagarde, che hanno costretto persino il Presidente Sergio Mattarella a difendere l’Italia. I 750 miliardi serviranno in gran parte per acquistare sul mercato secondario i titoli di debito dei 26 Stati membri e il loro impatto è già destinato a ridursi fino all’inefficacia sostanziale. I soldi del PEPP non arriveranno nell’economia reale attraverso il finanziamento di imprese e dei consumatori, ma sarà ancora il sistema bancario, iper svalutato dagli ultimi drastici crolli di Borsa, ad intermediare la trasmissione dei flussi.

A Francoforte forse non hanno digerito che nulla sarà come prima perché questa inedita catastrofe del coronavirus ha letteralmente bloccato gran parte delle economie del Vecchio Continente come nemmeno la Seconda Guerra Mondiale aveva fatto. Viene da chiedersi: questi banchieri comprendono che i popoli europei sono ad un bivio e l’ordine pubblico potrebbe vacillare se la pandemia durasse a lungo e costringesse molti cittadini a restare fermi, perdendo il lavoro ed esaurendo i risparmi?

Se il Quantitative Easing (QE) promosso da Mario Draghi ha temporaneamente salvato l’Euro va pure ricordato che ha generato quel fenomeno teorizzato da Keynes detto “trappola della liquidità”. Infatti, i mercati finanziari ogni mese per molti anni sono stati inondati da centinaia di miliardi stampati dalla BCE, ma l’economia reale non ha registrato gli attesi aumenti della domanda perché non ha ricevuto quei soldi. Pure i “falchi” della Bundesbank dovrebbero prendere atto che la BCE non sta garantendo nemmeno la stabilità dei prezzi ed ha mancato l’obiettivo di elevare l’inflazione alla soglia del 2%, target considerato necessario per un’economia sostenibile mentre, invece, permane la deflazione strutturale.

Per salvare l’UE, oggi tutte le soluzioni vanno prese in considerazione, anche derogando alle regole valide in situazioni ordinarie: dal non meritocratico “helicopter money” utilizzato da Hong Kong che ha accreditato 1.300 dollari a persona per far ripartire i consumi, alla sospensione dei vincoli di Basilea 3 e al rinvio di Basilea 4, all’allentamento dei parametri correlati ai giudizi di rating e delle regole sugli NPL, all’abrogazione del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e ad assegnare alla BCE la missione di vera banca centrale prestatrice di ultima istanza, fino a misure shock a livello nazionale per i Paesi più colpiti dal Covid-19.

L’Italia, se necessario anche palesando lo spauracchio di un default guidato con effetti domino su Francia e Germania, dovrà subito iniettare liquidità nell’economia reale. Una soluzione è emettere BTP long term sottoscritti per intero e direttamente all’asta dalla BCE – riducendo lo spread con i Bund – allo scopo sia di pagare i 53 miliardi di debiti della Pubblica Amministrazione verso imprese e professionisti sia di cantierare i 219 miliardi di infrastrutture programmate (vedi “Infrastrutture Strategiche Prioritarie 2020”),di cui 155 peraltro disponibili.

Se il Governo italiano non sarà coraggioso, persino ardito, e non agirà subito, il sistema Italia rischierà il collasso economico e sociale che colpirà tutta la popolazione, inclusi i dipendenti pubblici e i pensionati. Infatti, per quanto tempo l’INPS sosterrà il sistema previdenziale se perdurerà la cassintegrazione di milioni di lavoratori fermi a casa? E i dipendenti pubblici da chi verranno pagati se aziende e professionisti non fatturano?

Dopo decenni di politica comunitaria, al primo grande problema continentale ogni Stato ha palesato il proprio egoismo. Troppo lontani sono i tempi dei tre cattolici padri fondatori dell’Unione Europea, De Gasperi per l’Italia, Adenauer per la Francia, Schuman per la Germania. Oggi le istituzioni europee rischiano l’implosione, dato che la loro credibilità è stata già più volte scalfita e la Brexit ha dimostrato che il processo di integrazione non è irreversibile.

Il docente  di management, Angelo Paletta è Nato a Roma nel 1980, ha studiato alle scuole elementari e alle medie inferiori presso istituti tenuti da religiosi ed ha ottenuto la maturità al Liceo Scientifico Statale “Antonio Labriola” di Roma. Dopo aver assolto l’obbligo della leva militare nell’Esercito, si è iscritto alla Facoltà di Economia “Federico Caffè” presso l’Università degli Studi “Roma Tre”, dove si è laureato in Economia Aziendale seguendo il vecchio ordinamento. Nello stesso Ateneo ha conseguito il master di II livello in Diritto Amministrativo e Scienze dell’Amministrazione alla Facoltà di Giurisprudenza. All’Università degli Studi “Tor Vergata”, all’università LUMSA e all’Istituto di Studi Giuridici del Lazio “Arturo Carlo Jemolo” ha condotto ulteriori approfondimenti di alta specializzazione in materie giuridiche ed economiche. A Borsa Italiana – London Stock Exchange Group ha approfondito le tematiche sul corporate finance. Sul piano istituzionale, dal 2008 al 2013 ha ricoperto incarichi elettivi nel Comune di Roma dove il Sindaco lo ha delegato per le funzioni di Ufficiale dello Stato Civile. Nel 2012 è stato investito Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, mentre nel 2016 è stato promosso al grado di Commendatore, titoli rispettivamente riconosciutimi nella Repubblica Italiana con i decreti dei Presidenti del Consiglio dei Ministri Enrico Letta (2013) e Giuseppe Conte (2018). A livello professionale dal 2010 amministra società di capitali e reti d’imprese, vincitrici di progetti finanziati con fondi strutturali europei (programmazione 2007-2013). Dal 2013 è iscritto nell’Albo dei Manager delle reti d’imprese e dal 7 novembre 2019 il Ministero dello Sviluppo Economico lo  ha iscritto nellElenco degli Innovation Manager. Collabora con le riviste Diritto 24 e Lex 24 (Il Sole 24 Ore) su tematiche di approfondimento in materia di diritto, economia e finanza, nonché con TWO Il Consulente (house organ dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Roma). Ha scritto per Informazioni della Difesa, rivista ufficiale dello Stato Maggiore della Difesa. Ho pubblicato la monografia “Minibond. Strumenti finanziari per le Piccole e Medie Imprese” (Aracne Editrice, 2015) ed il libro “Management per Ecclesiastici” (Edusc, 2016). A livello accademico, dal 2015 al 2017 è stato docente incaricato del corso di “Management for Ecclesiastics. Pastorale delle Risorse” alla Pontificia Università della Santa Croce. Dal 2017 assume il ruolo di Direttore Scientifico del Gruppo di Ricerca “Cultura e Pastorale nell’Amministrazione del Monastero e dei Beni Ecclesiastici” presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo, dove dal 2018 è docente nel corso di “Management dei Beni Culturali Ecclesiastici” e nel corso “Management dei Beni Monumentali Religiosi”. Per gli Anni Accademici 2017-2018 e 2018-2019 presso la LUMSA viene incaricato docente nel corso di perfezionamento in “Management degli Enti Ecclesiastici” e nel corso di “Management delle Strutture Sanitarie Cattoliche”. A novembre 2018 viene nominano cultore della materia presso la cattedra di Politica Economica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nell’ambito delle rappresentanze aziendali, Assoimprese lo nomina Responsabile della Divisione Corporate Finance e Minibond e nell’ANPIT dove viene chiamato come Responsabile dell’Ufficio Finanza Strutturata e Mercati Finanziari. Dal 21 dicembre 2017 è iscritto al Ruolo dei Periti e degli Esperti della Camera di Commercio di Roma nella categoria XXII “Previdenza e Credito”, in particolare nelle sub-categorie “Tecnica bancaria” (cod. 006), “Valori mobiliari” (cod. 007), “Mutui e finanziamenti” (cod. 008). Per conto della società GuttaFin è iscritto nei registri dei rappresentanti di interesse della Camera dei Deputati e del Ministero dello Sviluppo Economico.

 


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Sono nata a Roma il 29 ottobre del 1981, vivo a Sermoneta dove gestisco una piccola impresa nel borgo medievale. Nella mia cittadina, che amo e vivo con entusiasmo, mi interesso di politica e attività sociali. Laureata in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione, sono molto attiva nel volontariato. Dalle pagine di News-24.it spero di raccontarvi con entusiasmo e passione la mia splendida Sermoneta: un borgo incantato, dove è possibile fare un viaggio nel tempo e nella natura...