Marchiella: “Buoni pasto, nelle periferie e nei borghi ennesimo disservizio”

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LATINA – “L’Amministrazione deve aver fatto confusione sul tanto decantato proposito dei borghi da avvicinare al centro: eliminando i servizi nelle periferie si ottiene l’esatto contrario!”.

Con queste parole il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Andrea Marchiella, ha segnalato uno spiacevole disservizio venutosi a creare presso le sedi dell’ex Circoscrizione a Latina Scalo e Borgo Sabotino.

“Fino a pochi mesi fa la distribuzione dei buoni pasto per le mense scolastiche nelle periferie funzionava a meraviglia: i genitori evitavano scomodi spostamenti rivolgendosi agli uffici delle sedi distaccate. Quegli sportelli rappresentavano un prezioso punto di riferimento per i residenti, lo dimostra il fatto che durante lo scorso anno scolastico la sola ex Circoscrizione di Borgo Sabotino aveva fornito oltre quattromila buoni mensa. Ora però l’amministrazione ha pensato bene di complicare la vita ai cittadini, evidentemente per restare coerente con altre recenti intuizioni a dir poco infelici: chi vuole i tagliandi per far mangiare a scuola i propri figli deve dirigersi in centro e affidarsi all’unico point per la distribuzione, gli uffici del Palacultura. Una decisione insensata e controproducente, in merito alla quale sollecito un immediato ripensamento: la priorità sono le famiglie e le loro esigenze, il sindaco e la sua maggioranza se lo stanno dimenticando troppo spesso!”.

E a proposito di scuole, Marchiella ha richiamato l’attenzione su un suo appello andato a vuoto, lanciato prima dell’estate e ripetuto a ridosso dell’inizio delle lezioni: “In Commissione Cultura, Sport e Scuola avevo proposto di effettuare una ricognizione in tutti i plessi per fare il punto della situazione. Avevo sollecitato in particolare un censimento di attrezzature e suppellettili che ci consentisse di avere un quadro completo del materiale disponibile, allo scopo di ottimizzare le risorse evitando inutili sprechi. Si era detto che un lavoro del genere non poteva essere svolto dai dipendenti comunali a causa delle carenze del personale, ma io avevo rilanciato con un’altra idea: inviare sul posto gli stessi consiglieri, muniti di una semplice scheda tecnica da compilare. In questo modo avremmo finalmente dimostrato il nuovo concetto di amministrazione vicina alla città, tanto caro alla maggioranza ma regolarmente circoscritto al solo irritante ambito delle vuote chiacchiere. Sarà per rimanere in tale ambito che la commissione ha letteralmente ignorato la mia proposta, per ben due volte! Mi sarei aspettato quantomeno un confronto, ma capisco che si tratta di pura utopia all’interno della statica gestione della città alla quale tutti stiamo assistendo. Se solo le commissioni fossero convocate regolarmente potremmo lavorare per migliorare i servizi ed evitare gli sprechi, ma evidentemente questo immobilismo rientra in un modo di fare politica nel quale non mi rispecchio affatto.”


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