VELLETRI – Il caldo afoso di questi giorni ha moltiplicato il numero di persone recatesi nel Tribunale di Velletri con un outfit da spiaggia: pantaloncini corti, gonnelline, infradito e canottiere, fino a quando il Presidente di Tribunale Mauro Lambertucci ha deciso di dire basta.

«Il presidente, rilevato che con l’approssimarsi della stagione estiva è stata riscontrata la presenza nel Tribunale di persone in abbigliamento non adeguato al decoro dell’Ufficio; visti gli articoli 128 c.p.c. 470 e 471 c.p.p. che disciplinano lo svolgimento delle udienze, dispone il divieto assoluto di ingresso all’interno del Tribunale e nelle aule di udienza in abiti succinti e non consoni al decoro dell’Ufficio (pantaloni corti, short, infradito o ciabatte, canottiere ecc)», così come recitato dal provvedimento riportato nell’articolo di Raffaella Troili su “Il Messaggero”.

Una copia di quest’ultimo è stata affissa nelle sedi del Palazzo di Giustizia, mentre un’altra è stata inserita sul sito web del tribunale, nonché comunicata agli addetti alla vigilanza, ai Magistrati dell’ufficio per conoscenza e al Consiglio dell’Ordine degli avvocati, affinché poi i legali avvisino i propri assistiti e i testimoni di attenersi alle regole.

Una presa di posizione netta del Presidente Mauro Lambertucci, il quale ha chiesto al personale addetto alla sicurezza di sorvegliare e di arrestare all’entrata chi non rispetterà tale divieto. Un rigido dress-code, insomma, che vuole riportare formalità in un luogo che ultimamente stava forse perdendo la sua austerità.


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.